Innocenti: la GB risarcisce, l’Italia si rifiuta
- di GIULIO PETRILLI –
Nel ricorso alla Corte Europea di Strasburgo il mio legale Francesco Camerini scrive: “Si sottolinea che la carcerazione del Petrilli viene annoverata, insieme a quella del noto giornalista Enzo Tortora, tra i casi piu` eclatanti di errori commessi dai Giudici italiani.
Del resto costringere un ragazzo di appena venti anni a stare in carcere per 5 anni e 9 mesi in attesa della sentenza di assoluzione, e`fatto che offende i diritti fondamentali dell`uomo Giulio Petrilli ed i principi generali della Convenzione.
Dopo 27 anni dall’assoluzione avvenuta nella sentenza d`appello nel maggio 1986, divenuta definitiva in Cassazione nel luglio 1989, spero di trovare in Europa con la Corte Europea dei diritti dell’uomo quella giustizia che non ho trovato in Italia.
Il ricorso denuncia l’incredibile decisione di non concedermi il risarcimento per ingiusta detenzione, per un giudizio non giuridico ma morale.
Una decisione più consona a regimi totalitari che a quelli europei, purtroppo è così, se uno riflette obiettivamente.
Assolto, dopo sei anni di carcere dal reato pesantissimo di organizzatore di banda armata, ma non risarcito per le cattive frequentazioni.
Ti distruggono la vita, ma nessuno paga, anzi velatamente non risarcendoti vogliono farti sentire colpevole
Per loro l`assoluzione e` carta straccia.
Il marchio deve rimanerti per tutta la vita.
Spero anche che quando ci sara` la riforma della giustizia in Italia, il comma 1 dell`art. 314 del codice penale che esclude il risarcimento nei casi in cui il ricorrente” abbia dato causa o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave” venga abolito.
E` un comma che di fatto nega il risarcimento a molte persone assolte, in aperto contrasto con la Costituzione e le norme internazionali.
Solo in Italia accade questo.
L’Inghilterra per i quattro presunti Ira Gerry Conlon, Paul Hill, Paddy Armstrong, e Carole Richardson assolti dopo sedici anni di carcere, famosi per il film” In nome del padre”, ha dato un risarcimento enorme e Tony Blair dichiarò: nessun risarcimento è sufficiente a risarcire questo errore. In Italia di fatto non esiste il risarcimento per ingiusta detenzione ed è una cosa gravissima e spero che il ricorso da me presentato alla Corte Europea venga accolto.
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