Furto reliquie, l’arcivescovo
L’Aquila – L’arcivescovo Petrocchi ha diffuso il seguente messaggio sul furto della reliquia dalla chiesina di San Pietro alla Jenca: “Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo, ho appreso, con tristezza e commozione, la notizia del trafugamento della reliquia del beato Giovanni Paolo II, dal Santuario di S. Pietro della Jenca.
Insieme alla più netta riprovazione per questo furto vile e sacrilego, cresce in me la speranza che la preziosa reliquia venga al più presto ritrovata e restituita alla devozione della nostra gente e di tutti i pellegrini. Resta, infatti, vivissimo, nel cuore degli aquilani, il ricordo di questo straordinario Papa, che ha tanto amato la nostra terra e ammirato le nostre montagne.
Rinnovo la fiducia nei Carabinieri e negli Organi inquirenti, che stanno conducendo le indagini, nell’attesa che venga fatta verità su questa profanazione, che offende profondamente la coscienza religiosa e civile del nostro popolo.
Invito tutti alla fervente preghiera di riparazione e di invocazione, affinché lo Spirito del Signore – crocifisso e risorto – ci aiuti a rispondere con la forza della carità alla ignobile provocazione, vincendo il male con il bene, e ci consenta di imitare questo splendido “Padre della Chiesa” (di cui abbiamo avuto la grazia e il privilegio di essere contemporanei!) nell’arte di rendere ogni sofferenza una “occasione salvifica”, per crescere nella comunione con Dio e tra noi.
In particolare, faccio appello agli autori di questa deprecabile azione affinché si aprano alla luce del Vangelo e restituiscano quanto prima alla Chiesa Aquilana la reliquia del nostro Protettore, che sarà presto innalzato agli onori degli altari. A te, umile Vergine di Nazaret, Madre e Modello dei Credenti, affidiamo le ansie e le aspirazioni che pulsano oggi nel nostro cuore, nella certezza che seguendo gli insegnamenti e l’esempio di Giovanni Paolo II, Papa interamente “mariano”, potremo imparare – da lui e come lui – ad essere “tutti Tuoi”!”.
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