Nonostante i politici, l’Abruzzo è ok


Con piacere, e anche stupore, leggiamo sul Centro cose belle che riguardano l’Abruzzo. Un sondaggio americano dice che è tra i 21 posti del mondo in cui vivere meglio la terza età. Alcuni danarosi russi comperano alberghi e locali. Lungimiranti scandinavi investono nel turismo. Corpulenti tedeschi apprezzano la cucina e il modo di vivere di casa nostra. Simpatici inglesi comperano case (meno care rispetto alla Toscana e all’Umbria) e alcuni producono olio a Casoli, per venderlo nella loro Londra (evidentemente benestante) a 16 euro la bottiglia. E pensare che noi aspettiamo le offerte speciali per pagare l’olio meno di 5 euro al litro…
Tutto ciò una tantum ci inorgoglisce e ci fa capire che, nonostante la politica, e le inchieste, c’è chi ci capisce. C’è chi vede quanto è bella questa terra di monti, laghi, mare, dolci campagne ondulate e piene di ulivi e vigne, aspre plaghe d’alta quota con pinnacoli che grattano il cielo e mucche pie, o maialini neri. E anche, diciamolo, quanto è brava la gente semplice e genuina dei paesini.
Quanto l’Abruzzo piaccia e venga scelto da gente di buon rango e solidi conti in banca, scesa dall’Europa civile e progredita che spesso ammiriamo e consideriamo luogo di qualità sociali e democratiche, ci fa capire che se l’Abruzzo è ancora remoto e poco noto, per colpa solo nostra, è sotto certi aspetti una verità positiva. Se fossimo caciaroni e spocchiosi, forse avremmo perso parte del fascino capace di attirare. Essere rimasti pecorai, vaccari e pescatori è stata la nostra fortuna? Sicuramente ha pesato.
Aver avuto, e avere, una classe politica poco edificante e poco stimabile – fatte le dovute eccezioni – non ci ha danneggiati. Gli stranieri non leggono le cronache giudiziarie. E poi, loro hanno a che fare con contadini, allevatori, artigiani, cioè gente per bene. Gente di un Abruzzo superstite e pulito, la nostra vera fortuna, che non sapevamo di avere. Meglio così. I politici passano (se li mandiamo a casa a calci, passano anche prima), i galantuomini restano. E gli stranieri pure, per fortuna.



27 Gennaio 2014

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.