Furto reliquie, ipotesi di foschi scenari, o soltanto uno sfrontato ladro
L’Aquila – C’E’ CHI PENSA A SATANISMO E RITUALI LEGATI A DATE DEMONIACHE – (In evidenza l’ampolla, sotto il demone Volac e il papa polacco sul Gran Sasso) - Ipotesi fantasiose, o soltanto un furto (peraltro facile) di banali ladri di reliquie. Ampolle con il sangue del pontefice, che si trovano in diverse chiese italiane e polacche, possono essere oggetto di attenzione e addirittura prede di collezionisti. Quella rubata nella chiesina di San Pietro, al Vasto, era il dono di un porporato dei vertici vaticani.
Ma oggi spuntano altre idee e suggestioni.
Il furto nella chiesina della Jenca, sul Gran Sasso, divenuta santuario dedicato al papa, di una croce e dell’ampolla con la reliquia del sangue di Giovanni Paolo II, di cui abbiamo riferito ieri, nel santuario tante volte raggiunto privatamente dal pontefice polacco nelle sue “scappatelle” in Abruzzo, anche se eseguito su commissione, come suppone qualcuno, non deve far escludere la pista satanica. Lo denuncia il comitato di volontariato Osservatorio Antiplagio.
Il giorno del furto, infatti, coincide nel calendario satanico con l’inizio del dominio del demone Volac (immagine) evocato dal 25 al 29 gennaio, periodo nel quale rientrano anche il ricordo sacrilego e il risvolto satanico dell’olocausto nazista nella Giornata della Memoria, per preparare il capodanno di Satana che si celebra il primo febbraio. Secondo gli adoratori del diavolo – spiega il coordinatore nazionale dell’osservatorio antiplagio, Giovanni Panunzio, insegnate di religione – tale data rappresenta la nascita, le origini: quindi in questa fase dell’anno il sangue e la croce sono oggetti emblematici da profanare, sia per la religione cattolica che per quella ebraica. Il mercato dei simulacri religiosi nelle sette sataniche e’ particolarmente fiorente e i simboli sacri senza un particolare valore artistico, ma unici, come quelli trafugati a L’Aquila, vengono pagati decine di migliaia di euro.
Anche il ricatto e l’eventuale richiesta di un riscatto possono rientrare in quest’ottica criminale. Il furto e’ stato scoperto da Franca Corrieri, figlia di Pasquale, fondazione dll’associazione culturale San Pietro della Jenca, localita’ dove si trovata il santuario dedicato a papa Wojtyla che verra’ canonizzato il prossimo 27 aprile insieme con un altro grande ponteficie, Giovanni XXIII.
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