L’orrore di Auschwitz rivive nel “Giorno della Memoria”. Anche a L’Aquila iniziative promosse da Comune e Università


(di Flavio Colacito – psicopedagogiosta). Nel blocco numero 4 di Auschwitz, trova spazio l’annientamento, l’orrore scientifico, dietro ad una teca di vetro, nelle tonnellate di capelli arruffati e sbiaditi sopravvissuti alla ritirata tedesca, l’ultimo frammento di vita di quelle persone che, prima ancora del famigerato gas, sono state deprivate di ogni cosa, tanto che Adorno ebbe a dire: “dopo Auschwitz non è più possibile la poesia”.Dal primo novembre del 2005, in seguito alla risoluzione 60/7, ogni 27 gennaio l’ONU ricorda la Shoah, lo sterminio scientifico del popolo ebraico: rammentare l’orrore senza fine, per non cedere mai il passato all’oblio della ragione, commettendo un altro grave errore. Le immagine sbiadite, in bianco e nero, le parole, gli scritti, le testimonianze, non si possono essere cose relegate ad un tempo troppo lontano, nemico. Che certi avvenimenti del passato non si ripetino mai più è l’unico comandamento che la memoria storica dovrebbe insegnare su certi eventi tragici con due semplici parole inglesi: never again, facendo proprie quelle descritte nel “Talmud”: “chi salva una vita, salva il mondo intero”. In Italia gli articoli 1 e 2, contenuti nella legge n. 211 del 20 luglio 2000, definiscono così le finalità e le celebrazioni del “Giorno della Memoria”: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del ‘Giorno della Memoria’ […..] sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado [….] affinché simili eventi non possano mai più accadere”. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz e i soldati furono spettatori di uno spettacolo raccapricciante, con donne e uomini in condizioni pietose, superstiti, ossa nelle fosse comuni, il gas delle docce, la cenere dei forni crematori. Alla fine il bilancio fu quello che ci hanno consegnato gli storici, ben 6 milioni di ebrei sterminati e, con loro, il massacro di circa 500mila persone tra Rom e Sinti. Naturalmente anche L’Aquila sarà vicina a quel dolore che ormai ogni anno trova spazio nelle celebrazioni nazionali contro l’olocausto e l’assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila, Betty Leone, in occasione della “Giornata della memoria” del 27 gennaio, ha ricordato ai cittadini che “l’Amministrazione comunale intende ricordare l’orrore dell’Olocausto degli ebrei, perché nessuno dimentichi che quando si perde il rispetto della dignità umana non ci sono più argini alla banalità del male”, aggiungendo che “questo monito è tanto più importante oggi, nel nostro territorio dove convivono culture ed etnie differenti, che devono contribuire alla solidità e alla civiltà della nostra comunità. In città ci saranno molte iniziative per celebrare la ‘Giornata della memoria’. L’amministrazione ha scelto di patrocinarne due, organizzate dal mondo della scuola e dell’Università, perché ritiene che sono proprio i luoghi della formazione, dello studio e della ricerca ad avere la responsabilità di conservare e trasmettere la memoria storica, che è alla base della coscienza civile”. Si partirà il 27 gennaio alle 10,30, presso la sala conferenze della Scuola Media Patini, in via Antica Arischia, con un incontro-dibattito assieme agli alunni, allestito dall’Istituto “Mazzini- Patini, in collaborazione con l’Anpi, con la finalità di affrontare il significato della “Giornata della memoria”, mentre alle ore 18, sarà la volta dell’evento patrocinato dal Comune e curato dall’Università degli Studi dell’Aquila, un concerto con finalità commemorative dal titolo “Dal profondo dell’Inferno”, dell’Officina Musicale, diretta dal Maestro Orazio Tuccella, che avrà luogo nell’aula magna del dipartimento di scienze umane in viale Nizza.


26 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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