Spendi e spandi, dall’applauso alla preghiera…
Pescara – LA CONFCOMMERCIO INTERVIENE IN MERITO ALL’INCHIESTA SUI RIMBORSI REGIONALI – (di Stefano Leone) – stefanoleone8@gmail.com
“Un’altra ombra sulla politica abruzzese in un momento in cui famiglie ed aziende stanno tirando la cinghia per sopravvivere. ci chiediamo: ma di chi ci dobbiamo fidare?” La Confcommercio di Pescara interviene per manifestare il proprio sconcerto di fronte all’inchiesta sui rimborsi regionali gonfiati che ha coinvolto diversi politici della Regione Abruzzo. Sulla questione ha fatto sentire la sua voce il presidente di Confcommercio Pescara, Ezio Ardizzi. “E’ un’altra ombra sulla politica abruzzese che arriva in un momento in cui famiglie ed aziende stanno facendo enormi sacrifici per sopravvivere. Ci chiediamo: ma di chi ci dobbiamo fidare? Nel 2008 all’indomani della vicenda che azzerò la Giunta Del Turco lanciammo l’iniziativa “Un applauso per l’Abruzzo” a sostegno della collettività abruzzese onesta e produttiva che non poteva essere danneggiata nell’immagine da quello che stava accadendo. Ora scopriamo che per altri aspetti anche l’attuale Consiglio Regionale si sarebbe macchiato con alcuni componenti della Giunta e con taluni consiglieri di comportamenti quantomeno poco trasparenti. Forse non saranno grandi somme ma da quanto si legge si tratterebbe comunque di rimborsi indebiti; e allora ci chiediamo che fine ha fatto la Regione che si vantava di essere diversa dalle altre e che invece si ritrova accomunata in un malcostume di sistema? Di certo, in attesa che le indagini facciano il loro corso, il sentimento che serpeggia nella collettività abruzzese è quello dello scoramento, dell’ennesima delusione. Una delusione che nasce dalla sconfortante costatazione che non esiste più una politica con la P maiuscola, ossia quella fatta per senso del dovere, per la voglia di contribuire alla crescita di un territorio e per la semplice vocazione di inseguire una mission che trascenda gli interessi particolari per la realizzazione di quelli collettivi. Ecco perché oggi non ci sentiamo più di sollecitare “Un applauso per l’Abruzzo” vero e operoso ma solo di esternare una “Preghiera per l’Abruzzo” affinchè possa finalmente trovare una classe politica in grado di sviluppare le enormi potenzialità della propria gente. Garantisti fino all’estremo aspetteremo l’esito dell’inchiesta, però rimangono i fatti emersi e noi ci attiveremo da subito per indire una giornata per l’Abruzzo che attraverso una “processione” di tutte le forze sane e propositive della regione rappresenti il vero volto della nostra terra”.
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