La crisi? C’è, ma non ci dicono come uscirne


Pescara – di GENNARO VARONE – PRIMA DI CHIEDERE ULTERIORI SACRIFICI GLI ITALIANI VANNO INFORMATI E CHIAMATI AD ESPRIMERSI – Cosa si può fare per superare la crisi? Nel momento in cui siamo consapevoli, convinti, che l’Euro (per le regole su cui fonda: denaro a prestito dalle banche private e patto di stabilità) è dannoso per l’economia, anche se c’è qualcuno che si arricchisce, la strada è uscire dall’euro, evidentemente. Come si esce dall’euro? Qui si pongono due problemi. Uno tecnico: di come, cioè, secondo regola economica e giuridica si possa abbandonare la moneta unica. Accanto al problema economico se ne pone, tuttavia, uno etico, o potremmo dire: politico. Tecnicamente, sostengono gli economisti (come, ad esempio, il prof. Bagnai), occorrerebbe uscire alla ‘chetichella’: meno caos si fa, meno si consente ai mercati di ‘reagire’ facendoci ‘soffrire’. Ma accanto alla tecnica c’è l’Etica. E’ giusto uscirne così? O forse, se si uscisse dall’Euro (dico per dire) per decreto legge, da un giorno all’altro, non si commetterebbe lo stesso arbitrio che si è commesso entrandone? Senza sentire la popolazione? Soprattutto, la popolazione che dovrebbe, poi, affrontare, nell’immediato, l’urto del muro d’acqua che ne conseguirebbe. E chi potrebbe arrogarsi questo diritto? Un governo eletto con il 35% dei voti? Si tratta di una decisione che coinvolge profondamente la sovranità popolare: riappropriarsi del potere di decidere del proprio destino; oppure, restare sotto il controllo della BCE ed il giogo delle banche private. Prima di chiedere ulteriori sacrifici agli italiani, sacrifici che dureranno tanto quanto il patto di stabilità (cioè: per sempre, poiché, ormai, il patto è in Costituzione) gli italiani vanno informati e chiamati ad esprimersi. La strada, a mio giudizio, non può che essere, Eticamente, quella della Legge Costituzionale e del successivo Referendum. E’ più costosa, ma essere Etici ha un costo. E NON SI PUO’ NON ESSERLO, perché noi dobbiamo non soltanto ottenere dei risultati, nella nostra esistenza, ma ottenerli per la strada che appartiene alla nostra morale ed alla nostra coscienza.


24 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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