Gospel sound machine


Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “La musica gospel è un genere musicale che tradotto significa vangelo. E’ un canto di lode ed adorazione a Gesù Cristo. Dal punto di vista musicale è sempre accompagnato da qualche strumento e coro, al contrario della musica spiritual, definita anche musica rurale, nata anche lei nei campi di lavoro e nelle chiese di campagna, che è una musica senza accompagnamento musicale e con solo voci, quindi monofonica e a cappella.
Durante la guerra civile americana o di secessione (1861-65) e la lotta contro lo schiavismo, gli schiavi africani in America, per allietare il loro duro lavoro nei campi mentre raccoglievano il cotone, intonavano canti di lode a Cristo, per trasmettere il suo messaggio e portare sollievo e speranza alla loro difficile condizione di schiavitù e sfruttamento.
L’origine della musica gospel risale a questo periodo.

Il Gospel contemporaneo, si può affermare, che è nato il mese di giugno del 1969 quando, in occasione di un meeting di gruppi gospel al Madison Square Garden di New York, un coro di 50 voci, diretto da Edwin Hawkins, interpretò in modo assolutamente originale, un vecchio inno battista del XVIII secolo, Oh Happy Day , sostenuto da un ritmo di batteria e conga, (tamburo alto e stretto ndr),con un accompagnamento pianistico in stile Duke Ellington e interpretato da una voce solista di contralto e un coro giovanile.
Oh Happy Day, fu il primo brano Gospel ad uscire dal circuito delle chiese protestanti nere, diventando il simbolo stesso della musica Gospel, universalmente conosciuta.
Quello che caratterizzava il brano di Hawkins, non erano né il testo e né la melodia, entrambi tradizionali, ma il modo ” irrispettoso ” di interpretare un inno sacro, utilizzando senza prevenzioni, gli strumenti, (fra cui il basso elettrico) e le conquiste melodiche della modernità.

Paolo Zenni, fin dalla giovane età, dotato di intuito musicale, si dedicava all’ascolto di jazz e musica afroamericana.
Ottimo trombettista, ha collaborato con diversi cori, ha suonato nei piano bar e nel 2003, a Pescara, ha fatto la gavetta, in un seminario proposto da un artista americano, NEHEMIA BROWN, musicista professionista e cantante gospel, compositore, arrangiatore, insegnante.
Nato in VIRGINIA e componente di una famiglia numerosa composta da 11 fratelli, ha iniziato a cantare all’età di sei anni nella chiesa dove suo padre, il Reverendo Charles Hunter Brown, era parroco.
Nel 1996, Nehemia Brown, ha cofondato con Eusebio De Cristofaro, il Coro Gospel Florence School, la prima scuola di musica Gospel in Italia per la diffusione dell’autentica musica americana e in particolare, il Vangelo.
Nel 2003 ha cofondato “The Precious Gospel Singers” di Pescara e per tre anni ha lavorato con la Scuola Superiore di Musica di questa città.

Paolo Zenni, dopo un anno dalla partecipazione a questo seminario, ha voluto provare a casa sua, con sei coristi ed affiancato da una piccola band, a cantare brani gospel.
Si è reso conto che questo suo desiderio poteva funzionare e con tanto entusiasmo, ha iniziato a contattare coristi, con i quali aveva cantato e strumentisti. Nel mese di marzo del 2005, come direttore artistico, ha presentato a Chieti, sua città natale, il Gospel Sound Machine, con l’obiettivo primario dello studio e la diffusione della musica gospel tradizionale e contemporaneo e promuovere canti gospel poco conosciuti.

Mi ha reso noto che non c’è difficoltà a trovare i testi delle canzoni, però non esiste la musica. Quindi, per lo spartito, la melodia e l’armonizzazione, ci pensa lui e il risultato è che i concerti sono pieni di persone che apprezzano e vengono coinvolti.
Nei concerti i coristi non usano le partiture, perché imparano a memoria i brani, significa che hanno provato e studiato con impegno nel corso delle prove settimanali.
I brani delle canzoni sono in inglese e la difficoltà della pronuncia è stata risolta con l’aiuto di una corista madre lingua inglese.
L’aspetto spirituale è subentrato successivamente nel cammino del coro e sta ancora evolvendosi.
Nei concerti viene con attenzione gestito l’aspetto scenico dei coristi. Anche le luci ed il suono fanno parte della esibizione e spesso il Presidente del Gospel Sound Machine,Lorenzo Cerritelli, si adatta a Tecnico del suono rinunciando a cantare.

Una lavagna elettronica riproduce la traduzione dei brani cantati, così il pubblico presente al concerto ne comprende il testo.

il Gospel Sound Machine è una associazione onlus ed il ricavato dei concerti serve per coprire le spese vive.
In questi anni ha avuto molti inviti e una prestigiosa presenza come ospiti, di Rai International, nel Programma “Cristianità”.
Nel mese di Luglio 2012 è uscito il loro primo CD “center of my joy “ (il centro della mia gioia), che è presente nella scaletta del CD.
Il gruppo è formato da circa 50 elementi divisi fra la sezione corale, con soprani, contralti, tenori, bassi e la sezione strumentale:
Pianoforte Nicola di Nardo
Tastiera Claudio di Pasquale
Basso elettrico Gianni del Giudice
Chitarra Elettrica Antonio Cipollone
Batteria Stefano Agusto
Sassofono Enrico Leonzio

Il logo del Gospel Sound Machine è personale, originale, bisogna un momento concentrarsi… per distinguere il volto di tre coristi che cantano.

L’ascolto della musica gospel, oggi, non è più limitata solo al periodo natalizio, ma è gradita durante tutto l’anno, ed è importante, perché in una società dove non esistono più valori, questa musica trasmette pace, amore, fraternità, felicità, amicizia e coinvolge le persone, perché le fa cantare,ballare, battere le mani ed i messaggi che invia, chissà, se possono dare un aiuto alla vita sfrenata odierna, per essere felici ogni giorno.


25 Gennaio 2014

Categoria : Cultura
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