Cialente 2, la vendetta…
L’Aquila – di PAOLO VECCHIOLI – Cialente si rimangia le dimissioni senza neanche essere ricevuto da Renzi nella sua corte di primi della classe cui si è tempestivamente iscritta la Pezzopane anche già iscritta al gruppo senatoriale di SEL a spese di Pantalone e, spero, non impedirà al Sindaco di Firenze di far visita a L’Aquila quale neosegretario del PD che fa lingua in bocca con il Berlusca,che Dio lo stramaledica.
Mi viene di pensare a seguito delle dimissioni strombazzate anche in modo tragico e non per la prima volta da Cialente, alla favoletta del pastorello che gridava : “.. al lupo al lupo…” che finì per passare per i suoi sodali come uno zuzzurellone che quando arrivò veramente il lupo la prese in quel posto e rimase solo.
Speriamo che al momento opportuno Cialente sia credibile e non solo in caso di dimissioni ed almeno come Cuperlo e Fassina unici nel PD non incollati alla poltrona come funzionari di partito .
Speriamo anche che “ l’amico Barca…” accetti di partecipare in qualche modo ai fatti della Città Federiciana e non solo a parole e non come Lolli,stregato dalla neve in questi giorni, che ha pronunciato il suo “ non possimus…” ottenuto il ripensamento di Cialente & C. anche perché, i sinistri locali, dove lo trovavano un altro come Massimo Cialente che porta la croce e canta ?
Peccato però che cantiamo anche noi e che alla fine rimaniamo con …….la croce in mano !
Ma il colpo d’ala del nostro primo cittadino è stato l’arruolamento tra le truppe cammellate e gli ascari di complemento della sinistra sciancata e strabica del dr Nicola Trifuoggi già persecutore di altri sinistri della giunta Del Turco da oltre cinque anni ancora sub judice e con in mano….le foto delle mele quali riscontri oggettivi,toga che aspettava solo di essere chiamata forse per finire con se stesso quanto lasciato in sospeso ed avere uno scranno da cui parlare anche se solo da “nominato” Vice Sindaco e successore di Riga et absit injuria verbis,alla faccia della democrazia ….. per gli altri….. .
Il neo nominato V.Sindaco urbi et orbi ha dichiarato che lavorerà per L’Aquila gratis,cioè senza percepire nessuna indennità neanche di carica,forse sensibilizzato dalla situazione economica in genere e soprattutto del disagio giovanile moltiplicato a L’Aquila dagli eventi naturali e dall’incapacità di amm.ri partigiani prima che Aquilani.
Resta solo da completare l’informativa ad ogni giovane disoccupato,cassintegrato,esodato o cacciato dal mondo del lavoro a 50 anni,alle maestranze trasformate in zombies ( Polo Elettronico),alle aziende chiuse ed all’imprese fuori mercato per l’usura delle banche e delle finanziarie e via di questo passo di quanto percepisce di buonuscita una toga anche se oggi V.Sindaco a gratis e se la sua sia una pensione d’oro che potrebbe,insieme a tutte le altre contingenti et similia,impedire ai nostri figli di andare in pensione ed a noi di sopravvivere con quanto ci hanno lasciato di pensione.
Resta il fatto che così il Comune è sotto tutela ed in balia di “ nominati…” estranei alla politica e votati da nessuno che addirittura disquisiscono di verità e ci aspettiamo tra un po’ farneticheranno di etica e morale in un delirio di onnipotenza che già il buon Platone e la sua scuola qualche migliaio di anni definiva degenerazioni dei sistemi di governo della Polis come “il governo dei giudici…e dei sacerdoti ..” tutte toghe sedicenti ricercatrici della verità ed amanti di essa.
I nominati subentrano ai politici eletti e cianciano di morale e di etica ma non rispondono mai a nessuno, non agli elettori o ai cittadini amministrati per i quali addirittura lavorano gratis mentre c’è in giro chi non riesce neanche a vedersi sospesi i versamenti delle gabelle ed è costretto a scegliere se pagare i tributi allo stato che li gira ai pensionati d’oro oppure i dipendenti che ci campano la famiglia e rischiando di farsi scalpare da Equitalia se salvano il lavoro.
A L’Aquila le tasse non calano,il lavoro non si trova,i giovani sono disoccupati i pedaggi autostradali sono alle stelle e se ne è accorta anche la Pezzopane che pedaggi non ha mai pagato ,i costi della giustizia sono talmente elevati che essa è ormai di casta,per non parlare dei carburanti delle tasse scolastiche e dei costi della sanità.
Bene per adesso ci teniamo Cialente e la sua corte dei miracoli ed aspettiamo Barca nelle mani di un successore di Riga con deleghe ad hoc che potrebbero/dovrebbero impedire altre indagini ed avvisi di garanzia ed impantanare quindi quelle in corso…o non ?
E non ditemi che anche questa è un’altra storia .
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