Ricciuti: “Cerchio magico del PD”
L’Aquila – “Dietro il ritiro delle dimissioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non c’è nessuna mozione degli affetti, ma solo la riproposizione delle logiche di potere del ‘cerchio magico’ del Partito democratico”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Luca Ricciuti dopo il dietro front del primo cittadino del capoluogo annunciato ieri. “Nessuna delle risposte che Cialente si attendeva dal governo è arrivata – aggiunge Ricciuti – né emergono dati nuovi dall’inchiesta su presunte tangenti negli appalti post sisma, un sistema opaco di cui il sindaco, ribadisco, ha la responsabilità politica”.
“Una modalità di gestione dell’emergenza che riporta alla mente le discusse questioni dell’affidamento diretto dello smaltimento delle macerie, un affare da circa 50 milioni di euro, e quella dei Moduli abitativi removibili (Mar), entrambe naufragate dopo l’interessamento della magistratura”, aggiunge Ricciuti. “Ci auguriamo – prosegue – che la ‘svolta legalitaria’ su cui nasce la fase due del mandato del centrosinistra possa far luce su questi fatti”. “La realtà – dice ancora Ricciuti – è che la maggioranza si è dimostrata fino a oggi incapace di assicurare un futuro agli aquilani: basta leggere il report consegnato dal ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia al parlamento”.
“Nella relazione – rileva l’esponente forzista – emerge chiaramente che mentre l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi ha stanziato per la ricostruzione ben 10,5 miliardi di euro, l’attuale governo ne ha previsti soli 1,8 spalmati in sei anni e il precedente, che aveva in Fabrizio Barca l’‘incaricato speciale per L’Aquila’, addirittura zero”. “Piuttosto Cialente, se dovessero trovare conferma le indiscrezioni riportate della stampa, dovrebbe spiegare alla città come mai stia pensando proprio a Barca come consulente per la ricostruzione – polemizza Ricciuti – visto che il governo dei tecnici di Mario Monti di cui era rappresentante di punta, oltre a non cacciare un euro per l’intero cratere ha spalancato le porte alla procedura di infrazione dell’Europa sulla restituzione al 40% delle tasse sospese a seguito della tragedia del 6 aprile 2009”.
“È per questo che le mancate dimissioni del sindaco – conclude – sono un pessimo messaggio per la città ed è grave che a non averlo capito sia principalmente la claque degli amministratori comunali che ieri ha fatto da scenografica cornice all’ennesima rappresentazione teatrale di Cialente”.
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