Ragazzi italiani ossessionati dai social network: una ricerca svela alcune abitudini. Un adolescente su tre è sempre online.
(di Flavio Colacito – psicopedagogista) – La campagna d’informazione “Una vita social” , promossa dal popolare sito “Skuola.net” e dalla Polizia Postale, ha prodotto utili risultati grazie ad un’indagine su un campione di 2000 votanti di età compresa tra gli 11 e 20 anni. L’iniziativa ha visto anche testimonial d’eccezione come Fiorello, Maurizio Battista e Amadeus, ed ha come finalità lo studio delle abitudini adolescenziali sull’utilizzo dei social network scoprendo, per esempio, che la rete non rappresenta soltanto un modo per incontrarsi sia solo virtualmente se un giovane su 4 ammette di prestarsi talvolta a comportamenti da cyber-bullo, mentre per il 6% di loro tale atteggiamento risulta abituale e il 13% afferma di aver inviato immagini e video personali in pose provocatorie, un 17% di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche. Anche le ossessioni abituali legate all’uso della rete sono un indice da tenere sotto controllo, visto che, quando arriva una notifica, ben il 31% del campione sente la necessità di controllare il proprio dispositivo, sia esso uno smartphone, un tablet, il classico pc, non fa differenza se l’obiettivo è rimanere aggiornati su ciò che avviene attorno al profilo personale del social network, specie “Facebook”. Tanti i motivi che spingono gli adolescenti a trascorrere gran parte del tempo libero a contatto con una realtà sempre più telematica, certamente uno su tutti la difficoltà crescente d’intessere forme di rapporto concrete, tuttavia non in grado di soppiantare il bisogno di incontrare nuove persone, senza tralasciare l’aspetto economico: quasi il 45% dei giovani trova i social network utili per evitare il costo delle ricariche telefoniche, mentre il 42% li ritiene funzionali per cercare nuovi amici, pochi, solo il 14%, ammetterebbe di trovarli utili per accrescere la popolarità . Tra i social network la preferenza spetta a “Facebook”, impiegato perfino come mezzo di comunicazione con i genitori dal 53% degli intervistati, anche se il 56% dichiara di non rinunciare comunque alle proprie uscite e alle normali telefonate, dando al social di Mark Zuckerberg un posto di rilievo nel panorama generale delle abitudini quotidiane. Se le nuove forme di comunicazione si adeguano contemporaneamente alle abitudini, dalle interviste condotte si evince che più del 13% degli adolescenti utilizza il social network per inviare foto e video personali sexy, avendolo fatto almeno una volta, magari in cambio di una ricarica per il cellulare o per un regalo, come riporterebbe il 17% dei ragazzi contattati. Questo fenomeno appartiene al variegato universo dei rischi facenti capo ad internet, alla rete, alle “amicizie” nate sulla tastiera, visto che 1 su 4 non smentisce di aver incontrato qualcuno dopo un contatto online, nel 23% dei casi senza aver comunicato ad altri la notizia. Tra le realtà legate a queste abitudini, il cyberbullismo rimanere la vera piaga dei social network, poiché spesso dietro a dei ragazzi in cerca do nuovi contatti, vi sono persone fragili con problematiche psicologiche pronte a sfociare in condotte antisociali, questo se ancora una volta, 1 su 4 tra gli intervistati, si è sentito invogliato a umiliare qualche coetaneo postando immagini decisamente imbarazzanti, ridicole, inopportune. I social network aprono nuove possibilità in grado di unire le persone in tempo reale, spetta agli adulti cogliere queste potenzialità senza che diventino invasive, magari sostituendo quel modello di genitorialità virtuale, oggi molto in voga in troppe famiglie, con un sano dialogo concreto e qualche messaggino in meno.
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