La cultura a Teramo è… una Chimera
Teramo – Il Movimento 5 Stelle scrive: “La recente protesta che ha visto l’occupazione dei locali Ex Oviesse da parte di un nutrito gruppo di artisti ha avuto il merito di riaccendere il dibattito sul preoccupante stato di salute della cultura teramana.
“La nostra Chimera” è un luogo imprevedibile, aperto e multiforme, che contiene in sé l’energia di tutte le arti” è il manifesto programmatico della proposta, che prevede il riutilizzo, previa ristrutturazione, dei capannoni industriali di proprietà comunale, situati nel retro della Chiesa di Madonna delle Grazie come proposto nel 2011 da da un team di architetti, urbanisti e grafici della rivista “il Corbezzolo”.
In tali spazi potrebbero trovare posto una sala da produzione con 400 posti, un foyer, una libreria, sale espositive e laboratori, tutti caratterizzati dall’impiego di tecnologie industriali e materiali “poveri” come il legno delle capriate e dei soppalchi, le lamiere grecate e l’acciaio. Esempi del genere sono piuttosto diffusi in Europa, soprattutto quella del Nord, con qualche appendice italiana, ma sono un’assoluta novità per il nostro capoluogo. Innovativo è anche il sistema di gestione suggerito: una sorta di autofinanziamento da parte degli assegnatari, che si vedrebbero ceduti i vari locali in cambio di un canone di affitto, delle spese di utenza, degli allestimenti, ma che potrebbero ricavare utili dalla messa in scena di performance, mostre, corsi ed altre attività “produttive”. Un vero polo culturale quindi, in cui, ci piace pensarlo, potrebbe trovare una giusta collocazione anche l’Assessorato alla Cultura, che potrebbe certamente giovarsi della vicinanza fisica, e non solo ideale, con le produzioni artistiche in atto.
Un’idea utopistica ma non troppo, valorizzata peraltro dalla posizione del sito. Il fiume a valle a confinare questo ultimo lembo costruito di città, gli scavi archeologici a lato e il retro della chiesa a chiudere magnificamente la visuale nelle performance all’aperto. Il nostro invito, rivolto a tutti coloro che si occupano -a vario titolo- di arte e cultura, ed in particolare ai manifestanti per il teatro, è di valutare questo progetto, di diffonderlo, di criticarlo se necessario, ma di considerarne le enormi potenzialità. Forse il salvataggio della cultura teramana è una Chimera…
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