Estenuanti code, studenti come nel ghetto
L’Aquila – Quasi sempre in tutto ciò che in questo farraginoso dopo-terremoto non va proprio, si deve soltanto all’ottusità della burocrazia. Sono inutili i sacrifici, le spese enormi, i provvedimenti (spesso adottati in ritardo), gli sforzi per tenere all’Università aquilana gli studenti, se a costoro viene resa la vita amara di ogni giorno, per le piccole esigenze che nessuno sa soddisfare presto e bene. Magari semplicemente usando Internet, quel “mostro” che tanti impiegati e burocrati – appunto – si rifiutano di accettare. Per timore di diventare inutili. Centinaia di studenti residenti fuori dal cratere hanno diritto – o avrebbero diritto – alla tessera di libero viaggio per i loro spostamenti quotidiani verso e dall’ateneo, ma per averla sono costretti a indecorose file di ore e spesso di vari giorni successivi. Evidentemente il meccanismo prediposto per il rilascio delle tessere è lento o insufficiente e lo sportello così com’è non risulta adeguato. Le code sono interminabili, i giovani sono delusi ed esasperati e ogni giorno trascorrono ore inutilmente in fila. Sarebbe bastato adeguare lo sportello con più personale o utilizzare Internet. Ma non sono cose che la burocrazia possa capire, evidentemente, nè è il grado di provvedere di fronte all’evidenza. Se è questo il modo di aiutare gli studenti, siamo lontani dalla realtà . Qualcuno provveda e anche con celerità , perchè la situazione è intollerabile: nessuno deve esser
Non c'è ancora nessun commento.