Megalò, che distrattoni al Genio civile…


Chieti – Al Genio civile e negli uffici dell’autorità dei bacini debbono essere davvero dei… distrattoni. Hanno impiegato 14 anni ad accorgersi che nell’area del Megalò ci sono problemi e rischi di allagamento. Fino ad oggi non se n’erano accorti, forse erano altrove o vivevano sulla Luna… Il Sindaco Umberto Di Primio, a seguito dell’Ordinanza del Servizio del Genio Civile, inerente la cessazione dei lavori di completamento del Megalò 2, ha inviato una nota al Suap dell’Associazione dei Comuni Chietini, al Settore Urbanistica del Comune di Chieti, al Servizio del Genio Civile Regionale di Pescara, all’Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale, nella quale preliminarmente stigmatizza «la condotta avuta dal Genio Civile e dall’Autorità dei Bacini – soggetti ai quali spettava e spetta il rilascio di pareri ed autorizzazioni, nonché l’azione di controllo preventivo e successivo nella suddetta materia – che, solo a distanza di quasi quattordici anni dalla sottoscrizione dell’accordo di programma relativo al PRUSST 7-93 ed a dieci anni dall’ultimo DPGR, si accorgono, tardivamente di vizi e/o difformità nella realizzazione dell’argine.
Appare inspiegabile – scrive il Sindaco – che solo nel maggio del 2013 l’Autorità dei Bacini si accorga di manchevolezze nel progetto, per il quale solo qualche mese prima aveva espresso parere favorevole e che, addirittura, questi sono tali da indurre il richiamato ente ad annullare nel novembre 2013 il proprio precedente favorevole parere e, due settimane dopo, il 12 dicembre del 2013, ad esprimere definitivo parere negativo. Egualmente, deve dirsi del Genio Civile che, seppur attore di tutte le procedure valutative del progetto in parola sin dall’inizio (2002), solo dopo il parere negativo dell’Autorità dei Bacini del dicembre scorso, decide di assumere l’ordinanza in oggetto.

Viene a questo punto naturale chiedersi – prosegue il Sindaco – ma Autorità dei Bacini e Genio Civile per primi e quant’altri avevano l’obbligo di controllare i lavori di messa in sicurezza dell’area, non si sono mai accorti che l’argine realizzato era diverso da quello rappresentato nella progettazione sottoposta a simulazione idraulica?

Senza voler entrare nel merito dei rinominati atti, la valutazione dei quali non può che essere rimessa alle strutture tecniche competenti, debbo sottolineare nuovamente come tale attività di verifica e controllo si sarebbe dovuta svolgere prima che il proponente il PRUSST ottenesse i provvedimenti autorizzativi venuti, per quanto riguarda il Comune di Chieti, con i provvedimenti unici autorizzativi del SUAP n.905 del 9/10/13 e n.909 del 4/11/13.

Oggi, alla luce del parere negativo dell’Autorità dei Bacini, assunto con la determina n.48 del 12/12/13 ed in specie dell’ordinanza adottata dal Genio Civile n.16333 del 17/1/14, – atti clamorosamente tardivi, visto che contestano fatti e/o omissioni risalenti nel tempo -, se è inevitabile un intervento cautelare da parte degli uffici e degli Enti che hanno rilasciato i permessi (Comune di Chieti e Comune di Cepagatti), dall’altra, il risveglio di Autorità dei Bacini e Genio Civile, espone SUAP e Comuni ad eventuali azioni di rivalsa da parte della società che ha promosso l’intervento».
Considerato quanto esposto, il Sindaco ha chiesto al SUAP dell’Associazione dei Comuni Chietini e all’Ufficio Urbanistica del Comune, per quanto di rispettiva e specifica loro competenza, vista l’Ordinanza del Genio Civile n.16333 del 17/1/14 ed in conseguenza ed aderenza al dispositivo della stessa, di assumere ogni provvedimento utile, anche in via di autotutela, a tutelare i diritti dell’Ente.


22 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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