Trifuoggi “sorpresa” del Cialente bis


L’Aquila – LAVORERA’ GRATIS A GARANZIA DI LEGALITA’ E TRASPARENZE – CHI HA INFANGATO LA CITTA’ NE RISPONDERA’ – Sapendo qualcosa del modo di pensare e agire di Massimo Cialente, tutti avevano capito che ci sarebbero state sorprese. Del resto, come fa di solito, aveva lasciato trapelare da ieri qualche indiscrezione ai giornalisti amici. E sorpresa c’è stata. L’ex capo della Procura di Pescara, e prima capo della procura regionale antimafia a L’Aquila, il magistrato Nicola Trifuoggi, foto, sarà vice sindaco dell’Aquila e titolare di alcune deleghe assessorili delicate. E subito una presa di posizione chiara: “Chi in una campagna mediatica diffamatoria ha infangato il nome e l’immagine della città ne rispondera’” dice Trifuoggi. Se ci sono anche pecore nere o scure “la città è fatta di persone per bene”.
Un nume della legalità, un tutore ferreo che dovrebbe impaurire chiunque abbia ancora in mente qualche manovrina o qualche furberia. In ballo c’è la ricostruzione, dunque un mare di soldi. Errare humanum est, specie quando c’è scent of money…
Accanto al Cialente redivivo, che come si sapeva da ieri, questa mattina ha ritirato le dimissioni ed è tornato nel suo ufficio, appare dunque ina figura che incute timore ma anche rispetto e ammirazione. Trifuoggi, di nascita irpino, residente in Abruzzo da decenni, moglie aquilana, conosce bene la città in cui ha lavorato per parecchio tempo, prima di trasferirsi a Pescara, dove ha concluso da poco la sua carriera in magistratura. E’ un pensionato al quale la politica ha tirato la giacca anche per la Regione. La sua scelta di fare il vice sindaco a L’Aquila fuga i timori degli aspiranti candidati alla presidenza della Regione, che Trifuoggi sicuramente temevano. Stiano tranquilli tutti…
Trifuoggi per il Comune lavorerà gratis, e c’è da aspettarselo da uno come lui. Molti lo ricordano anche quando, giovane magistrato, oscurò le antenne della Fininvest di Berlusconi per una irregolarità che al giudice apparve grave. In quell’occasione il vostro cronista raggiunse telefonicamente Berlusconi a Milano e gli chiese cosa ne pensasse. “Non ho niente da dire” risposte e riattaccò il telefono. Altri tempi: ancora non cominciava la lunghissima serie delle invettive e delle filippiche del Cavaliere contro i giudici. Ma il primo scontro con la giustizia fu proprio quello, grazie ad un giovane magistrato di provincia, Nicola Trifuoggi. L’uomo che tanti anni dopo avrebbe inquisito e fanno condannare a sonore pene i vip e gli intoccabili della politica e della sanità privata.
“Sono stato contattato dal sindaco domenica scorsa – ha detto il neo vice sindaco – Cialente mi ha chiesto di dargli una mano. Devo dire che non ci ho riflettuto molto e ho accettato subito con soddisfazione. Io voglio bene a questa citta’ dove ho lavorato come procuratore e dove ho conosciuto mia moglie. In sintesi – ha spiegato – ho detto si’ al sindaco per la stima e per l’onesta’ che nutro nei confronti di Massimo e della compagine governativa. Ma anche per l’indignazione nell’aver letto sui giornali rappresentazioni nelle quali L’Aquila appariva come citta’ del malaffare. Qui ci sono solo persone perbene, bisogna liberarsi da qualche pecora di colore oscuro che e’ normale possa trovarsi in qualsiasi contesto”. “Perche’ – ha aggiunto Trifuoggi in riferimento ai recenti arresti su presunte tangenti – montare uno scandalo che ha coinvolto una citta’ intera. Qualcuno, poi, rispondera’ nelle sedi opportune. Ho accettato in un’ottica di servizio: dare una mano a L’Aquila e a questo comune, ridare la giusta dignita’ al capoluogo di regione”.
Cialente tornato tricolore con la fascia da sindaco ri-indossata (“me lo ha chiesto la città“) mette subito in chiaro: “Aspettavamo delle regole, e il governo non ce le ha date” dice il sindaco. “Ora aspettiamo il miliardo a suo tempo deciso dal Governo Monti e confermato da Trigilia. Senza, la ricostruzione si ferma qui. Nei prossimi giorni lo dirò al Ministro Saccomandi, poi spetterà al governo stabilire se abbiamo futuro oppure no”.

I COMMENTI – “E’ l’ennesima ‘cialentata’ messa in atto dal sindaco dell’Aquila, il quale, anziche’ occuparsi dei problemi della citta’, e sono tanti, perde il tempo con queste pagliacciate che fanno male alla comunita’ aquilana. E’ evidente che lui non e’ piu’ credibile agli occhi dei cittadini, delle istituzionali locali, ne’ del governo nazionale, compromettendo cosi’ il percorso avviato per la ricostruzione dell’Aquila”. Lo sostiene il presidente regionale di Forza italia, Nazario Pagano, che interviene sul ritiro delle dimissioni del sindaco Massimo Cialente. “Se il centrosinistra aquilano e’ capace solo di esprimere questa classe dirigente, cioe’ chiacchierona, irresponsabile e distante dai cittadini, appare inutile e anacronistica rincorrere qualsiasi altra soluzione finalizzata a risolvere i problemi della citta’ e rilanciare la ricostruzione dell’Aquila. Il succo alla luce della conferenza stampa di oggi – conclude Pagano – e’ sempre lo stesso”.
Positivo il giudizio dell’associazione costruttori ANCE alla notizia della partecipazione di Nicola Trifuoggi, che secondo la categoria è garanzia di legalità e serietà amministrativa.


22 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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