Il politichese lo lascio ad altri
(di Franco Taccia) – A mio avviso Renzi, di fatto auto investitosi “salvatore della patria” ha completato con la complicità dei vari Letta, Franceschini, Bindi e compagnia, che lo avevano preceduto laddove avea brillato la luce emessa da Berlinguer, la demolizione dei ruderi del maggior partito della sinistra. Con l’aggravante, che per lui è però un merito, che non è servito neppure forzare la serratura visto che si è fatto lasciare la porta spalancata. Adesso ha incontrato, commettendo un atto che ritengo moralmente più che censurabile, un personaggio che per le sacre leggi dello Stato è “UN DELINQUENTE”.
La storiella che, poichè il delinquente è il capo di una grande coalizione e che pertanto tocca parlarci per forza per risolvere i problemi del paese è una balla.
Perchè la frase, peraltro erroneamente attribuita a Niccolò Machiavelli, “il fine giustifica i mezzi” scompare come valore logico e morale al confronto di quella, pare pronunciata da Leon Trotsky, che recita: ” il fine può giustificare i mezzi purche’ ci sia qualcosa che giustifichi il fine”. E chi ci da certezza che il fine che persegue Renzi e per inciso Berlusconi, sia “un buon fine” per l’Italia?
Franco Taccia
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