Decathlon su situazione SGT
San Giovanni Teatino – “In riferimento a quanto avvenuto nelle scorse settimane e soprattutto negli ultimi giorni, Decathlon Italia intende esprimere – si legge in una nota – il proprio rammarico per il perdurare della situazione di disagio e difficolta’ in cui versano alcune delle imprese subappaltatrici coinvolte nella costruzione del punto vendita di San Giovanni Teatino. Decathlon Italia torna a riaffermare che la SBM2, proprietaria dell’immobile e committente dell’appalto, ha completamente assolto ai propri obblighi economici nei confronti della ditta appaltatrice G6 Costruzioni Generali, corrispondendo quanto previsto da contratto. Lo stesso trattamento e’ stato altresi’ riservato a tutte le altre imprese che hanno avuto un contratto diretto con la SBM2.
Ci rincresce – prosegue la nota – constatare che i molteplici tentativi di mediazione da parte di Decathlon e della SBM2, volti a risolvere la situazione, non siano andati a buon fine: sono state numerose, infatti, le azioni intraprese affinche’ le ditte subappaltatrici potessero ricevere i compensi dovuti da parte di G6 Costruzioni Generali da cui ci auspichiamo la stessa serieta’ e la stessa puntualita’ che hanno contraddistinto l’operato di SBM2. Oggi la situazione non lascia pero’ piu’ spazio al dialogo. Si e’ infatti venuto a creare un clima di confusione nel quale rischiano di insinuarsi dubbi sui ruoli e le responsabilita’ della questione. Decathlon Italia rivendica il diritto di poter lavorare in un ambiente privo di tensione anche a San Giovanni Teatino, cosi’ come in tutti gli altri 91 comuni nei quali si trovano i suoi negozi e depositi, ribadendo la totale estraneita’ alla vicenda. Percio’, anche in risposta alle richieste pervenute direttamente all’a.d. Fulvio Matteoni, Decathlon Italia – conclude la nota – invita le ditte subappaltatrici che abbiano dei sospesi a rivolgersi direttamente alle autorita’ competenti per ottenerne il sostegno e l’aiuto necessari, mettendo G6 Costruzioni Generali nella condizione obbligata di pagare quanto dovuto loro contrattualmente. Rinnoviamo la nostra vicinanza agli imprenditori e ai lavoratori coinvolti, di cui comprendiamo e condividiamo rabbia e delusione”.
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