Transcom: l’assessore Ermanno Giorgi
L’Aquila – Scrive l’assessore provinciale al lavoro Ermanno Giorgi: “Lunedì scorso, alle 10.15 circa, ho appreso che presso il Ministero del Lavoro era in corso il tavolo conclusivo Transcom, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali, della Regione Abruzzo, dell’Azienda e di Confindustria, tavolo la cui competenza, in forza di provvedimenti di legge vigenti, è demandata alla Provincia. Nonostante la mancata convocazione, mi sono precipitato a Roma e, come sempre, ho cercato di fare per quanto possibile bene il mio lavoro. L’accordo firmato presso il Ministero non è una vittoria né per me né per quanti come me conoscono la soddisfazione che può dare l’esser riusciti a salvare anche un sol posto di lavoro. Allo stesso modo non è una vittoria dover leggere su giornali i commenti di una parte del sindacato. E’ per questo che proprio a quegli stessi organi di stampa affido qualche mia riflessione, per quanto poco interessante possa essere. Nella gestione della vertenza il sottoscritto ha proposto, per primo, l’applicazione di un regime di cassa integrazione, in luogo della mobilità. Sempre per primo ho sottoposto all’esame di tutti gli strumenti recentissimi che la legislazione nazionale ha messo a disposizione di quanti intenzionati a ricollocare i lavoratori espulsi e/o sospesi. Ho ascoltato i sindacati, l’Azienda, la Regione ed il Ministero e, infine, ho posto la firma lì dove era stato espresso il consenso di tutti e quando dico di tutti intendo riferirmi anche a quella parte del sindacato che affida il proprio rammarico alla stampa quando, lo stesso rammarico, avrebbe potuto affidarlo alla discussione ed alla concertazione sindacale territoriale dove, lo dico con assoluta certezza, gli obiettivi di cui sopra, tutti, avrebbero avuto una certa percorribilità. Non sono solito dire castronerie quando ad essere oggetto di discussione sono il futuro e la vita dei lavoratori.
Solitamente è mio costume dire la verità vera: 276 lavoratori verranno ricollocati a breve, 70 circa non hanno perso il loro posto di lavoro e, in conclusione, altri lavoratori che ad oggi non hanno un posto di lavoro, sempre a breve, potranno trovarsi nella condizione di averlo”.
(Nella foto: Ermanno Giorgi)
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