“Io non ci sto”
Chieti – DI PRIMIO CONTRO CHI LA “BUTTA IN CACIARA” E FA DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO – (di Stefano Leone) stefanoleone8@gmail.com – La lettura di alcuni post sulla personale bacheca di Facebook, non ha messo di buon umore il Sindaco Umberto Di Primio. Lui, vecchia tempra “coculliana” adeguata ai tempi moderni, non ha perso tempo e, sulla sua stessa bacheca, ha sentito l’esigenza di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
“A quelli che vogliono il tutti contro tutti e soprattutto tutti contro la politica, a quelli che fanno di tutt’erba un fascio, rispondo mi dispiace, ma io non ci sto”. Attacca così la risposta del Sindaco alle critiche. “Io non mi sento responsabile di quello che sta accadendo perché nell’impegno degli amministratori locali (non sempre, non tutti) non ritengo possa ritrovarsi le cause della crisi italiana”. Ma a questo punto Di Primio non risparmia anche una frecciata a chi, in Regione non si è comportato correttamente. Lui dice, “ma soprattutto, non mi sento uguale a chi ha approfittato della politica e contesto chi alla Regione o in Parlamento ha approfittato della politica e non ha fatto quello che serviva al Paese. Nel nostro comune con me Sindaco abbiamo fatto tagli alla spesa che nessuno aveva mai fatto, tagli che avrebbero dovuto fare in regione ed in parlamento (così avremmo potuto destinare soldi all’occupazione ed avremmo evitato di alzare le tasse agli italiani. Stiamo pagando (anche in comune) i debiti ereditati. A me non è spettato il momento in cui non sapevano come distribuire le risorse, ma quello in cui con il poco a disposizione devo cercare di portare avanti in progetto per il quale sono stato eletto”. Poi il tasto dolente. Di Primio chiarisce sulla Tares affermando che, “quanto alla Tares da abbassare ho già detto che lo faremo, ma quello che di deve comprendere è che abbassarla ai commercianti vuol dire alzarla ad altri. L’obiettivo mio è renderla il meno pesante per tutti. Avete visto quello che sta succedendo in tutta Italia per la Tares? Mica tutti i sindaci sono matti? È chiaro ed evidente che siamo stati costretti ad adottare una tassa che noi non avremmo mai applicato. Io come ogni persona che fà, commetto errori, ma io ci metto la faccia ogni mattina (anche quando dovrebbero mettercela altri come nel caso Tares) e tutto quello che faccio lo faccio per la mia città”.
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