Abbado, maestro all’auditorium Piano
L’Aquila – CORDOGLIO DEL VICE SINDACO LEONE – Il maestro Claudio Abbado, morto questa mattina a 80 anni, aveva molto apprezzato l’auditorium Renzo Piano costruito nel parco del Castello a L’Aquila, tanto da accettare di dirigervi il primo concerto nell’autunno del 2012. L’Aquila dunque lo ricorda con affetto e particolare stima artistica e umana. Abbado, per una vita accanto ai giovani, era stato attratto dalla struttura policroma dell’auditorium, simbolo della rinascita anche culturale della città che un tempo fu definita Salisburgo d’Italia. Il presidente Napolitano aveva nominato Abbado senatore a vita qualche mese fa, e lui aveva accettato promettendo di dedicarsi soprattutto alla politica culturale, rinunciando allo stipendio, devoluto per scopi umanitari e culturali.
BETTY LEONE – La vice sindaco e assessora alla Cultura Elisabetta Leone e l’intera giunta comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa del maestro Claudio Abbado.
“Sono profondamente costernata, – ha dichiarato Leone – e con me l’intera giunta comunale, per la scomparsa del maestro Claudio Abbado, una grande figura del mondo della cultura e della musica. Una personalità che ha dato un contributo di straordinario rilievo alla crescita del Paese e all’affermazione dell’immagine dell’Italia, nel resto del mondo, quale patria di talenti e fucina di cultura. La Città dell’Aquila lo ricorda con particolare affetto e ne piange la scomparsa con grande commozione, in virtù della vicinanza più volte espressa e concretamente dimostrata al capoluogo d’Abruzzo, soprattutto a seguito del sisma del 6 aprile 2009. Il maestro Abbado, che tenne un memorabile concerto all’Aquila nel giugno 2009, dopo il sisma che aveva devastato la città e distrutto i suoi luoghi di cultura e di spettacolo, si impegnò in prima persona per restituire questi spazi, vitali per la comunità . Per tale ragione – ha proseguito la vice sindaco Leone, a nome dell’intera giunta comunale – ha avviato un proficuo dialogo con un altro grande maestro, l’architetto Renzo Piano, suo amico ed estimatore, affinché dotasse la città di una struttura che, temporaneamente, sostituisse l’Auditorium “Nino Carloni”, reso inagibile dal sisma. Fu proprio Claudio Abbado, insieme con la straordinaria Orchestra Mozart, a inaugurare, con uno storico concerto, l’Auditorium del Parco, nell’ottobre del 2012. Un atto di eccezionale generosità nei confronti dell’Aquila, in linea con altre encomiabili iniziative del maestro, come quella di devolvere il proprio stipendio di senatore a vita alla Scuola di Musica di Fiesole, affinché donasse borse di studio a giovani musicisti meritevoli. La sua straordinaria parabola nella musica, che lo ha portato, negli anni, tra le altre cose, alla direzione musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e della Filarmonica di Berlino – ha concluso Leone – ha, proprio in questa dimensione di sensibilità umana, un ulteriore arricchimento. La Città dell’Aquila oggi piange il “suo” maestro, per aver dato a tutti noi uno sprone e una segnale di nuova vita e di speranza e, soprattutto, per aver creduto, concretamente, nella sua rinascita”.
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