Non è una cosa seria…
L’Aquila – (di Paolo Vecchioli, avvocato) – A neanche una settimana dal “ gran rifiuto….” per sconfitta dichiarata “ho perso..”,ripetuto numerose volte e non solo politicamente,è attuale come “…il lupo ( cioè chi già comunista)..” perda il pelo ma non il vizio.
I patetici tentativi di convincere il mio amico Massimo Cialente a rimangiarsi la seconda o terza dimissione da sindaco,avendo i nostrani sinistri capito che un altro parafulmine come lui non lo trovano facile e come il già comunista Napolitano in pensione a spese di Pantalone,ma poi sedotto dai padri nobili dell’attuale politica et absit injuria verbis,anche il già comunista Cialente,sempre a spese di Pantalone pare possa decidere di restare,altro che manifestazioni pro o contro .
Anche all’Aquila quelli che sono sempre campati di politica prima come funzionari del rottamato PCI e poi transitando indenni tra ulivi,querce,et similia sempre senza neanche un graffio,la Pezzopane e Lolli e cambiando “ corrente in corsa”,convocati gli ascari esterni e le truppe cammellate di rinforz,Legnini finalmente consapevole del terremoto a L’Aquila,il sempre verde e buono per ogni battaglia D’Alfonso che sta studiando da governatore dell’Abruzzo e dopo che da sindaco di Pescara mi chiese,finita una delle mie quattro accorate denunce dello stato della giustizia reg.le dopo l’inaugurazione dell’ennesimo anno giudiziario a L’Aquila,cerimonia fasulla, inutile e costosa,perché mi opponessi al trasferimento di “…almeno un sessione staccata della CdA a Pescara.. nel grandissimo,nuovissimo e bellissimo palazzo di giustizia appena inaugurato…”(sic. ),risparmio la mia risposta per rispetto dell’intelligenza dei pochi che per avventura leggeranno questa nota.
Dicevo questi personaggi tra cui il capogruppo PD alla regione esteticamente pittato da “primo della classe…” era così anche quando portava da infante i pannoloni,poi con il grembiulino e mentre non ti faceva mai copiare o ti prestava un colore,raccontando tutto alla maestra,così come gli altri rampanti locali atteggiati a primi della classe ,in parte vestiti a zecche per vendere meglio il neoverbo Renziano a tutti e,ancora scioccati dalle batoste beccate ad ogni elezione dal Cavaliere,che Dio lo stramaledica,incazzati con il governo come se ci fosse ancora Lui,che in effetti Renzi ha riesumato,si accingono ad importare a L’Aquila il metodo del bis del già comunista Napolitano anche per il già comunista Cialente che dovrebbe,quindi, rimangiarsi le dimissioni e tornare nell’agone.
In questo primo interregno Renziano i sinistri a L’Aquila ed in Abruzzo si occupano delle dimissioni si e le dimissioni no di Cialente per non rischiare le elezioni dopo sette anni inutili di ululati alla luna,guaiti alle stelle,marce,carriole,accuse a tutti e con in positivo solo la realizzazione di qualche rotonda piccola,non quella di Piazza d’Armi,senza aver mai neanche pensato alla minima manutenzione dei MAP e del progetto CASE,senza aver mai realizzato spazi per lo sport ed il sociale negli insediamenti da loro scelti ( Pezzopane e Cialente nel 2009) per le NewsTows Aquilane e,per salvarsi il culo,preferiscono riciclare Cialente che alza la voce e litiga con tutti.
Ma Lolli e la Pezzopane,dopo il lingua in bocca tra Renzi, loro neocapocorrente,tale almeno di quest’ultima dopo la fulminea illuminazione “..sulla strada di Damasco…”,con il sempre arzillo Cavaliere,che Dio lo stramaledica,circa le procedure per le riforme “ istituzionali”,alla faccia dei sinistri già comunisti più o meno rottamati e/o riciclatisi,cosa faranno per il Polo Elettronico rottamato, la Provincia regalata a Del Corvo & C. e la tombatura prima di Marini e quindi di Prodi?
Finalmente ammetteranno qualche colpa e/o discrasia,qualcuno si rimangerà l’adesione al gruppo senatoriale SEL così da far risparmiare un po’ di finanziamenti a Pantalone,cominceranno a pagarsi,finalmente,almeno l’autostrada visto il tardivo ed inutile intervento sugli aumenti del pedaggio per i cittadini,studenti e lavoratori ?
Ma i sinistri ed i loro sciancati ascari preferiscono aspettare quelle che un altro mio simpatico amico destro,ha definito “ le Cialentate …” perché prevedibili e limitate a L’Aquila,che,nel frattempo è stata resa invisa all’Italia e ridicola nel mondo per mero interesse partigiano ed odio ideologico.
Ma la ricostruzione,gli investimenti,il lavoro che non c’è e…..la Città ?????
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