“Filippello (ri)vende ciò che non è suo”
Pescara – (di Stefano Leone) stefanoleone8@gmail.com – COME TOTO’ E LA FONTANA DI TREVI – L’accostamento è dei Consiglieri comunali Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio. Lo spunto arriva dalle dichiarazioni dell’Assessore Filippello sulle modalità di sconto della Tares fino al 50% ai balneatori.
“In periodo di campagna elettorale accade anche di dover leggere che l’Assessore comunale Filippello conceda sconti fino al 50% sulla TARES per talune categorie e/o soggetti privati e che, qualora rispondente al vero, avrebbe creato file interminabili davanti all’ufficio del magnanimo assessore e ci sarebbe voluto l’esercito per regimentare l’enorme afflusso di persone. Una notizia che ha fatto indubbiamente gioire i diretti interessati, come i balneatori, per i quali il nuovo tributo comunale ha riservato l’amara sorpresa del maggiore aumento per circa il 270%. In realtà la presunta concessione data dall’Assessore Filippello altro non è che la mera applicazione di una previsione di legge e delle norme del Regolamento comunale sulla TARES che prevedono espressamente per gli stabilimenti balneari l’applicazione di due distinte misure: riduzione del 50% qualora trattasi di tributo per occupazioni che non superino i 183 giorni solari (art. 18 Reg. Com.); esclusione dalla tassazione, ad eccezione delle aree scoperte operative, le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili (art. 10 D.L. 35/2013). La sprovveduta sortita dell’assessore Filippello tende essenzialmente ad indorare l’amara pillola della ennesima e gravosa tassazione che colpisce il settore produttivo e tenta, molto maldestramente, di coprire un’altra amara realtà e cioè la totale assenza di una politica comunale riguardo al tema delle concessioni e soprattutto al dilemma della doppia tassazione della COSAP. Non può al riguardo essere sottaciuto, per questo secondo aspetto, il colpevole ritardo dell’amministrazione nel portare avanti le procedure riguardanti l’acquisizione al patrimonio comunale di quella parte di marciapiede che ancora oggi risulta di natura demaniale e che obbliga i concessionari a sottostare alla doppia tassazione: statale e comunale. In fondo l’uscita di Filippello risulta perfettamente in linea con il verbo del suo sindaco nel sostenere che solo lui ha cambiato il volto a Pescara: cioè entrambi hanno girato la testa dall’altro lato”.
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