Un lettore triste: “Espatriamo tutti”


4954L’Aquila – Da un lettore che “si sente triste” riceviamo: “La vergogna dei politici locali immobili rispetto ad un problema da sempre presente sul territorio e conosciuto. Purtroppo i politici sono lo specchio di ciascuno di noi e come tali fanno ciò che faremmo noi al loro posto. Ciò significa che facciamo schifo. Ma più di tutti fa schifo la generazione (anni 40’ – 60’) che ha creato tangentopoli, che ha creato il debito pubblico più grande del mondo, quella che ha creato concorsopoli e parentopoli all’università, quella che ha distrutto la sanità, quella che ha costruito sopra le faglie della città dell’Aquila, quella che ha lasciato il grado di sismicità della città dell’Aquila al secondo livello nonostante gli innumerevoli studi che ne evidenziavano la fragilità, quella che ancora oggi non si è ritenuta colpevole della strage di 307 persone e che sta li a cercare di capire come ricominciare tutto come prima. Stesse persone e stesse teste che si rinnovano in un ciclo vizioso puzzolente e spregevole infarcito da premi e medagliette che si distribuiscono in serate di gala fra controllori e controllati della società. Io che da piccolo leggevo le favole non mi sento di appartenere a questo gruppo di persone e mi auguro la venuta dei buoni per chiudere la storia prima della fine. A proposito, questo articolo di giornale di chi era? E’ ancora vivo chi lo scrisse?
Che ne dici, InAbruzzo.com, di organizzare un pulman per espatriare in paesi più giusti? Vogliamo fare una prenotazione virtuale sul sito per vedere chi compra il biglietto?”.

(Ndr) – Suvvia, non ci lasciamo andare. Altrove, in fondo, non stanno molto meglio, tranne che in alcuni paesi in cui, però, non si può andare senza avere un lavoro e un domicilio già acquisiti. Facciamo in modo che vengano e vincano i buoni, se ce ne sono. Anche noi abbiamo desiderato, ultimi anni, di andar via dall’Italia, inutile negarlo. Ma bisogna farlo a vent’anni, non quando si hanno ormai delle radici e delle persone che sarebbe anche difficile abbandonare. Speriamo che, se non altro, L’Aquila si rimetta in piedi meglio di com’era quando è finita nella polvere. Quanto agli studi sismici e in particolare a quello di cui parliamo in un altro spazio del giornale oggi (intervista Peppe Grillo), abbiamo già scritto e riferito di aver tentato di entrarne in possesso diversi anni fa, insieme con il collega Guido Polidoro del Messaggero. Ci fu negato e ci fu consigliato di dimenticare l’argomento. Lo abbiamo scritto su questo sito più volte, e lo confermiamo.
 

 


11 Novembre 2009

Categoria : Dai Lettori
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