Rapina escort con finta pistola, arrestato


Pescara – Questioni di carattere economiche sarebbero alla base della sparatoria – non autentica, ma con arma scacciacani scambiata per una vera – avvenuta ieri pomeriggio all’interno di un appartamento di Pescara, in via Segantini, nella zona di Piazza Duca degli Abruzzi. I dettagli sono stati resi noti dal dirigente della squadra volante della polizia di Pescara, Francesco Costantini, che ha precisato che si tratta di una prima ricostruzione della vicenda. Nello specifico un uomo, nato in Brasile, con la doppia cittadinanza, Leonardo Pilatti, 31anni, che vive a Montesilvano, e’ andato a casa di una trans brasiliana e l’ha costretta ad andare con lui a Pescara nell’abitazione di una connazionale, con un permesso di soggiorno spagnolo, che oltre a fare la ballerina saltuariamente fa l’accompagnatrice, o escort come si dice oggi, ricorrendo alla pubblicita’ sui giornali. Pilatti giunto sul posto suona il campanello ma la donna non si fida e non apre. Cosi’ l’uomo sfonda la porta, l’aggredisce intimandole di dargli i soldi e le spara dei finti colpi con una pistola scacciacani priva del tappo rosso, quindi del tutto simile all’apparenza ad un’arma autentica. La donna si impaurisce e cade a terra e l’aggressore si impossessa di alcuni anelli, di un orologio, e fugge. Nel frattempo arriva sul posto la volante avvertita da alcune telefonate. Per strada gli agenti trovano la trans che racconta di essere stata aggredita insieme ad una sua amica. Poco dopo la polizia rintraccia l’aggressore in Corso Vittorio Emanuele e in una successiva perquisizione domiciliare trova la pistola. La trans, che si prostituisce saltuariamente, e la escort, sono state medicate in ospedale con una prognosi rispettivamente di tre e sette giorni. Secondo il dirigente della volante alla base potrebbero esserci rancori dettati da motivi economici. La escort in precedenza divideva un appartamento con la compagna di Pilatti, anche lei probabilmente prostituta. I rancori potrebbero essere per motivi di ‘concorrenza sleale’ o per vecchie pendenze economiche. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai motivi reali dell’aggressione. L’uomo, che si trova nel carcere San Donato di Pescara, e’ accusato di rapina e tentata estorsione nei confronti della escort, e di violenza privata e minaccia aggravata nei confronti della trans.


11 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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