La politica reagisca alle chiacchiere
L’Aquila – “In questo momento storico parlare di politica è certamente più facile che parlare alla politica. Non parlarne, significherebbe togliere alle persone e alla gente la possibilità di sperare e di sognare. Sperare nel lavoro duro, assiduo e onesto e sognare un futuro più consono alla dignità umana per l’oggi e per il domani”. Lo afferma la presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio provinciale dell’Aquila, Lucia Pandolfi, commentando le ripercussioni politiche dell’inchiesta giudiziaria “Do ut des” su tangenti e appalti nel post-sisma che ha portato alle dimissioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.
“Non parlare di politica significherebbe buttare a mare la Carta costituzionale e con essa le persone che ne hanno fatta la storia – ricorda la Pandolfi – Massimi (art. 2), Cattaneo (art. 5), Cavour (art. e ancora Massimi (art. 11) e così via non dimenticando mai che la sovranità appartiene al popolo cioè a tutti noi”.
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