Batoste pedaggi: A-24/25 d’oro, A-14 meno cara
Pescara – PER I MEZZI PESANTI TARIFFE TRA LE PIU’ ALTE D’ITALIA – DUE PESI E DUE MISURE IN ABRUZZO – Inutile lamentarsi se il movimento viene definito scarso su certe autostrade: le tariffe sono altissime, e nello stesso territorio abruzzese, si fanno due pesi e due misure. I gestori, in pratica, fanno il bello e il cattivo tempo e la politica non sa, o probabilmente non vuole, che le cose cambino.
Le tratte servite dalla Strada dei Parchi, A-24 e 25, sono tra le piu’ care d’Italia per i mezzi pesanti. Lo rivela, cifre alla mano, uno studio realizzato dalla Fita-Cna abruzzese, che ha provato a comparare le tariffe applicate su sette diverse tratte autostradali, gestite da societa’ differenti, ma con caratteristiche (pendenza, presenza di viadotti e gallerie) piuttosto simili.
Cosi’, nello studio messo a punto da William Facchinetti per l’associazione presieduta da Gianluca Carota, risulta che il record del “caro pedaggio” sia privilegio – si fa per dire – della Parma-La Spezia, gestita dall’Autocamionale della Cisa e dalla Societa’ Autostrade Ligure-Toscana: ebbene, per percorrere l’impervio tratto che attraversa l’Appennino tra Liguria e Toscana, un mezzo con 5 e piu’ assi – dunque un bisonte della strada – si arrivano a sborsare 0,33 euro, di media, per ciascuno dei 108 chilometri complessivi, per un totale di 34,90 euro.
Subito dopo, nella speciale classifica del “caro-pedaggi”, tocca proprio alle due tratte comprese tra Abruzzo e Lazio. Percorrere infatti i 147 chilometri tra San Gabriele Colledara e Roma est o i 145 che uniscono i caselli di Sulmona Pratola Peligna e Roma est, al guidatore di un Tir costa nel primo caso 34,90 euro, nel secondo 34,40. Con una identica incidenza, calcolata a chilometro, di 0,24 euro. Decisamente piu’ contenute, al contrario, le tariffe applicate su altre tratte. I 150 chilometri (molti dei quali in galleria o su viadotti) che uniscono ad esempio Vasto nord a Pedaso – e siamo in territorio di Autostrade per l’Italia – si pagano in media “appena” 0,18 euro a chilometro nei 150 di distanza tra l’estremo lembo sud dell’Abruzzo e il sud delle Marche.
E tariffe ancora piu’ basse sono quelle applicate tanto sulla Genova ovest-Milano ovest (gestione Autostrade per l’Italia, con Milano Serravalle e Milano Tangenziali) che sulla Firenze Peretola-Pisa nord (Autostrade per l’Italia): 0,17 euro a chilometro. Meno cara di tutte, infine, nell’analisi della Fita-Cna Abruzzo e’ l’Autostrada del Brennero: tra Campogalliano e Rovereto Sud si pagano, in media, 0,16 euro a chilometro. “Le cifre che presentiamo, nude e crude – commenta il presidente della Fita Cna – escono proprio nel giorno in cui il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha convocato le associazioni dell’autotrasporto per discutere l’applicazione di possibili sconti, dopo la pazzesca impennata di rincari in vigore, sulle tratte autostradali italiane, dall’1 gennaio scorso. Rincari che hanno visto il record assoluto, superiore addirittura all’8 per cento, proprio sulle due arterie che collegano Roma con l’Abruzzo”. “Ci batteremo in tutte le sedi – conclude – per ottenere sconti consistenti per chi, come i nostri associati, utilizza l’autostrada per lavoro”.
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