Ucciso brutalmente in una banale rissa – E’ il secondo episodio di violenza da agosto
Alba Adriatica – Un imprenditore locale e’ stato ucciso questa notte ad Alba Adriatica nel corso di una rissa, per banalissimi motivi, scoppiata in centro, di fronte ad una birreria. Sarebbe stato ammazzato a mani nude da alcuni zingari del posto. Secondo i carabinieri della Compagnia di Alba, l’uomo sarebbe stato aggredito verbalmente per futili motivi da tre zingari in una birreria. Una volta per strada il giovane e’ stato colpito piu’ volte con calci e pugni. Alcuni passanti hanno chiamato il 118, mentre i rom sono fuggiti. Fermati poi due dei tre rom, il terzo e’ ricercato. Potrebbe costituirsi nelle prossime ore. Si tratta di giovani di 20, 22 e 25 anni, rom di nazionalità italiana. L’accusa potrebbe essere di omicidio preterintenzionale. Uno dei rom sarebbe parente dei giovani che a Villa Rosa, in agosto, uccisero un ragazzo di Castel di Lama di Ascoli, in un’aggressione analoga e immotivata.
L’uomo ucciso è Emanuele Fadani, padre di una bimba di 6 anni, morto durante il trasporto all’ospedale di sant’Omero. Aveva 37 anni. L’omicidio e’ avvenuto intorno all’una e trenta in viale Mazzini, tra una birreria e un istituto di credito, la strada principale del centro di Alba Adriatica. Titolare delle indagini e’ il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Roberta D’Avolio. Il Fadani è descritto da coloro che lo conoscevano come una persona per bene, mite e cordiale, stimato da tutti. Era titolare di un locale per videogiochi.
Lo scorso agosto, in analoghe circostanze, tre rom minorenni uccisero Antonio De Meo, 23 anni, di Castel di Lama (Ascoli Piceno). L’omicidio, sempre scaturito da una rissa, era avvenuto a Villa Rosa di Martinsicuro davanti a una panineria ambulante.
In via Mazzini, la elegante strada principale di Alba Adriatica che da via Roma porta al lungomare, passando per la centrale piazza del Popolo, tra banche e negozi, locali e bar (quasi tutti chiusi in questo periodo) capannelli di persone sostavano questa mattina nel luogo in cui è stato selvaggiamente ucciso il giovane imprenditore, accanto ad un mazzo di fiori deposto sull’asfalto, nel luogo esatto in cui l’uomo è stato violentemente pestato e lasciato esanime suolo fino all’arrivo dei soccorsi, purtroppo inutili. Emotivi e partecipi i commenti dei cittadini, esasperati dalla prepotenza e dalla brutalità di coloro che rendono le notti della costa teramana davvero turbolente, nonostante in questo periodo girino pochissime persone e restino aperti pochi locali. Due omicidi con tanti punti in comune, ambedue banali e per motivi che appaiono più che futili, sono troppi per una comunità abituata alla vita sociale tranquilla, scandita dal succedersi di periodi sempre uguali: l’estate balneare, che quest’anno è andata piuttosto male nonostante la presenza di migliaia di sfollati aquilani ancora dimoranti in diversi alberghi rimasti aperti appositamente, e la calma assoluta dell’autunno e dell’inverno. Lungomare semideserto, ciclisti, sportivi intenti nello jogging, anziani seduti al Sole o a guardare il mare, palme, persone che portano a spasso il cane. Ma Alba e i dintorni non sono più, evidentemente, quelli di un tempo: presenze turbolente e inquietanti hanno drasticamente cambiato un tessuto sociale in origine sostanzialmente sano, quello locale storico, formatosi nei cinquant’anni di storia della cittadina. E nascono problemi che nessuno, solo pochi anni orsono, avrebbe potuto immaginare. Droga, prostituzione, gioco d’azzardo, frotte di personaggi poco raccomandabili che spadroneggiano nei quartieri. E purtroppo anche due episodi di sangue, ambedue gravissimi, in pochissimo tempo, dalle caratteristiche analoghe in misura preoccupante. Stasera si è svolta una fiaccolata di solidarietà con la famiglia colpita. E’ forte, comunque, la reazione della popolazione di Alba.
(Nelle foto: Fadani con la giovane moglie – Mani pietose hanno deposto un mazzo di fiori sull’asfalto di via Mazzini, di fronte alla birreria davanti alla quale è avvenuto l’omicidio – Il comando della Compagnia carabinieri di Alba)
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