Urbanistica fallimentare di Mascia
Pescara – SCRIVONO I GRUPPI DI OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE – (di Stefano Leone) – E’ stata una sconfitta. Comunque la si voglia lenire, è stata una sconfitta incassata dal Sindaco e la sua maggioranza. Lo schiaffo, ha un significato che va ben oltre il semplice voto dell’aula. La bocciatura della proposta della società Tre Gemme, di avere una deroga al Piano Regolatore con cambio di destinazione e che l’intera maggioranza ha spacciato in tutti questi mesi come una sorta di liberalità dovuta per effetto di una non meglio precisata norma contenuta del c.d. decreto sviluppo ed ancor di più avvalorata dalla successiva legge regionale che non vede l’estraneità di consiglieri regionali/comunali del centrodestra. “Con il voto contrario ad una visione bucolica che vuole la collettività, rappresentata da generosi amministratori di centrodestra, regalare ai soliti noti ciò di cui non si dispone, mette ancor più in evidenza la lontananza di questo governo cittadino dai problemi e dalle angosce della propria comunità”. E’ questo il parere espresso in una nota congiunta, dai Gruppi di opposizione in Consiglio comunale. Per tutti i componenti di essi, “la bocciatura della pretesa generosità di un ente prossimo al fallimento finanziario consente anche di fare il punto sulla gestione urbanistica al comune di Pescara e far si che si scopra come questi cinque anni della amministrazione Mascia siano trascorsi nella più assoluta indifferenza di iniziative e di scelte programmatiche per il governo del territorio. In ordine di tempo si possono ricordare il nulla per la definizione dell’assetto del PP1 e delle aree di risulta, eccetto la gioia di questi giorni per volerla trasformare in una autostrada; il nulla per la definizione edilizio-urbanistico del PP2 (aree ex COFA), eccetto una vergognosa iniziativa che voleva portare il costruito buono in termini di ritorno economico in favore di altri e le spese per la realizzazione di infrastrutture pubbliche a carico della collettività; il nulla per la rivisitazione del Piano Demaniale Marittimo; il nulla per la validazione del Piano Regolatore Portuale; il nulla per la rivisitazione e l’aggiornamento delle NTA – Norme tecniche di Attuazione – e del REC – regolamento Edilizio Comunale -; il nulla per la realizzazione del Parco Nord; il nulla per la realizzazione del parco sulle golene del fiume Pescara; il nulla per la definizione del Piano di Fontanelle; ecc… Aver spacciato come intensa attività politico-programmatoria la sola approvazione dei c.d. Piani di Zona in assoluta aderenza alle indicazioni date dal Piano regolatore Generale rappresenta l’esatto cortometraggio di una amministrazione rimasta immortalata in quell’unico fotogramma. Ora, e dopo aver sventato l’ultimo assalto alla diligenza per distruggere la vera riqualificazione dell’area denominata “lungofiume” (quella che comprende anche l’ex Consorzio Agrario della Società Tre Gemme), incalzeremo, – affermano ancora i componenti dei gruppi di opposizione -, l’amministrazione, per evitare che questi spiccioli di consiliatura si trasformino in saldi di fine mandato, affinchè si proceda celermente a dare risposta a quei soggetti privati che hanno manifestato con autentica responsabilità sociale d’impresa la volontà di partecipare alla riqualificazione di una parte importante della Città alla pari con l’ente comunale che deve realizzare importanti opere pubbliche. Ieri Mascia, Antonelli, Sospiri e Foschi hanno definitivamente preso atto di avere clamorosamente fallito e quei consiglieri di maggioranza a cui ieri è stata concessa la libertà di pensiero e di voto è rimasta l’amarezza di aver contribuito ad imbalsamare la loro Città: Pescara”.
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