Cosa chiedono il Cospa e i Forconi
Ofena – (Foto: Dino Rossi fondatore del Cospa) – Riceviamo: “Mercoledì ore 19 presso il ristorante Colletortondo , lungo la ss153, il movimento Cospa, fondato da Dino Rossi, in qualità di referente dei Forconi d’Abruzzo, terrà una riunione con esperti che parleranno dei seguenti punti:
1. signoraggio bancario e sovranità monetaria. Si parla tanto di questi argomenti nei network, ma nella zona mai nessuno si è impegnato a dare una spiegazione dal vivo. Soprattutto che cosa ha comportato, queste due voci a livello di crisi economica e quali azioni dobbiamo adottare per la tutela delle nostre aziende;
2. azioni da fare nei confronti di Equitalia, in quanto ci sono novità che permette alle aziende di togliere le esposizioni tramite ricorso legale, visto gli interessi da usurai che questi hanno ed applicano alle imprese in difficoltà ;
per quanto riguarda la regione Abruzzo:
Verranno discussi e concordati i punti sottoelencato al fine di concordare manifestazioni o azioni nei confronti della regione Abruzzo:
1. gli ormai famosi GAL i cui fondi destinati alle imprese agricole, mai arrivati ai diretti interessati. Un bel gruzzoletto di 12 milioni, che sembra siano spariti nei meandri della politica abruzzese, per ungere la nuova campagna elettorale;
2. ritardi fondi PAC: una storia infinita, in quanto non si capisce come mai l’erogazione che dovrebbe avvenire nel mese di ottobre, vengono erogati a gennaio dell’anno successivo e molti agricoltori ancora aspettano i bonifici,
3. gasolio agricolo agevolato sempre più risicato, tanto da costringere i contadini ad abbandonare i campi o di acquistarlo alla pompa
4. risarcimenti danni da fauna selvatica, nonostante il Cospa avesse diffidato la regione al pagamento immediato delle colture danneggiate, i contadini aspettano ancora i bonifici
5. iniziare raccolte delle firme per l’abolizione del parco velino Sirente, il quale è servito solo a tutelare i politici trombati e ad incrementare serbatoi di animali ibridati, dannosi alla fauna, all’allevamento e alle colture. Non si posso tenere in piedi questi tipi di strutture, che costa ai cittadini l’aumento delle tasse, con la diminuzione di servizi. Stranamente, la politica aquilana difende a spada tratta il parco regionale, ma non spende una parola per la chiusura delle strutture sanitarie e delle sedi provinciali.
6. Chiedere alla regione un fondo di garanzie per le imprese in difficoltà economiche generato da EQUITALIA”.
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