CGIL scende in campo per la scuola
L’Aquila – Nessuno ci sta, la CGIL ancora meno. La scuola non potrà subire disastrosi tagli che colpiranno i precari, oltre 1.000 (c’è chi dice 1.400) soltanto in Abruzzo. Lo hanno ribadito a voce alta questa mattina Sandro Giovarruscio, Cinzia Angrilli e Piero Belmonte, snocciolando cifre e numeri, 339 insegnanti di vari livelli e ruoli a casa nella sola provincia aquilana. I docenti precari che ogni anno vengono nominati a settembre e fanno l’intero anno scolastico, possono in qualche misura contare sulle risorse integrative, ma molti altri insegnanti che non sommano i tempi necessari a causa delle supplenze eccessivamente frazionate, restano in estate senza stipendio. I tagli del governo li attua la Gelmini, ma li ha programmati a suo tempo Tremonti, e sono pesanti. Il sindacato ha tenuto decine di assemblee e di manifestazioni “che il Governo non può ignorare e in passato non ha ignorato”, dice la CGIL. Occorrono modifiche e cambi di rotta, e il sindacato sa cosa suggerire: lo farà a voce alta.
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