Saldi, partenza a rilento
L’Aquila – L’ASSURDITA’ DEGLI SCONTI DI “fiSe tutti sanno che appena dopo Natale ci saranno i saldi, quanti fanno le loro spese a Natale? Una domanda dettata dalla logica più elementare, e che trova risposta oggi, primo giorno dei saldi: quelli che una volta erano “di fine stagione” e oggi, invece, sono di piena stagione. Molti, anzi, hanno cominciato da parecchio, anche sotto Natale, a vendere con sconti fortissimi non dichiarati, ma sottobanco praticati: non saldi, ma… salti delle regole.
I dati dicono che a Natale in Abruzzo è andata male esattamente come altrove: un crollo delle vendite di almeno il 20%, naturalmente riferito ad un volume di affari già eroso dal calo delle vendite a fine 2012. Una catena perversa che dice soltanto una verità : il commercio è al tracollo.
Pochissima gente questa mattina in giro a L’Aquila, Chieti, Avezzano, Teramo. Qualcuno in più a Pescara. Ma, come dicono senza pudori gli intervistati, soprattutto per guardare le vetrine che ostentano raffiche di cartelli riferiti a sconti che mediamente vanno dal 30 al 50%, ma qualche volta anche oltre. Chi ama le statistiche e addirittura fa previsioni basate non si sa su cosa, dice che gli abruzzesi spenderanno 150-200 euro per i saldi. Nel primo giorno, siamo lontani. A guardare c’è gente, a comperare qualcuno. Del resto, anche l’anno scorso i saldi anticipati non portarono grandi risultati. Sotto il naso delle organizzazioni di categoria e di chi dovrebbe controllare (ma se ne guarda bene) le vendite a metò prezzo erano in atto da molto prima della data di inizio saldi.
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