Legatoria, ex dipendenti ora imprenditori


Pescara – IERI PRIMO GIORNO DI LAVORO IN QUALITÀ DI IMPRENDITORI – (di Stefano Leone) – Ieri è stato il loro primo giorno di lavoro in qualità di imprenditori, nel 2014, per 10 ex dipendenti della “nuova Legatoria D’Ancona”, la società artigiana nata sulle ceneri della Legatoria D’Ancona, che aveva chiuso i battenti lo scorso settembre con il rischio di mettere in mobilità 22 dipendenti.
10 di loro hanno deciso di scommettere sulla loro professionalità e sull’esperienza acquisita, accettando l’invito della Provincia ad aderire al progetto LINFA (Lavoro Formazione Innovazione in Abruzzo) finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Dopo un periodo di affiancamento svolto con la collaborazione dei professionisti del settore lavoro, i dieci dipendenti hanno costituito una cooperativa artigiana, che oggi, 2 gennaio 2014, ha riacceso le macchine di quella che è una delle più importanti legatorie del centro Italia, e che conta clienti di grande prestigio. E’ stata una buona notizia a chiusura del 2013 e di buon auspicio per questo 2014 che cerca di risollevarsi da una crisi economica senza precedenti. Anche per questo, per l’alto valore simbolico che questa storia assume in un quadro a tratti sconfortante, l’assessore al lavoro Antonio Martorella ha voluto oggi recarsi di persona presso il capannone industriale che si trova a Vallemare di Cepagatti e brindare con gli operai e tutto il personale alla rinascita dell’attività, e ad un nuovo anno “felicemente produttivo”. “Se il buongiorno si vede dal mattino – ha dichiarato Carmine De Mastro, presidente della cooperativa – siamo già a buon punto. Stiamo lavorando a ordini arrivati oggi da sei ditte diverse. Credo che la storia di questa azienda e la qualità del lavoro svolto negli anni passati siano una garanzia per i nostri clienti, che stanno tutti tornando da noi”. “Ci tenevo molto a festeggiare con questi lavoratori la rinascita di un’azienda che, senza la Provincia, quasi certamente avrebbe cessato di esistere, lasciando molte famiglie nell’incertezza. E’ la conclusione positiva di una vicenda che merita attenzione perché sia di esempio a tanti altri lavoratori in difficoltà. Non si deve aver paura di rimettersi in gioco e non bisogna disperdere la professionalità acquisita in campi specialistici, soprattutto quando le Istituzioni sono vicine e sono in grado di supportare i lavoratori. Il caso di questa azienda- continua – è emblematico. La Legatoria d’Ancona rinasce con 6 commesse avute solo nella giornata di oggi. Io auguro che, tra un anno, questi dieci lavoratori possano assumere altro personale”. Per poter ricominciare l’attività la cooperativa formata dagli ex dipendenti ha investito il 50% del proprio trattamento di fine rapporto e tutta l’indennità di mobilità che i lavoratori avrebbero dovuto percepire dall’INPS. Hanno così potuto acquistare in leasing le macchine e le attrezzature esistenti, e affittare l’immobile del capannone di 1.200 mq di proprietà del sig. D’Ancona.


03 Gennaio 2014

Categoria : Cronaca
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