Allarmante rapporto del “Sole 24 ore”: economia abruzzese in bilico
(a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). L’Aquila – E’ drammatico il quadro tratteggiato dal “Sole 24 ore”, quest’oggi in edicola, sull’economia abruzzese. Un prospetto dai toni grigi che stride con l’immagine che l’amministrazione regionale continua a fornire: imprese sane e reattive, crisi sotto controllo, export in crescita. L’ autorevole quotidiano finanziario fornisce la realtà della situazione tramite il presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, assieme al direttore Giuseppe D’Amico. Nell’articolo si illustra la situazione aziendale che mostra ”un trend di vera deindustrializzazione”. Angelucci tira in ballo alcune cifre: 400 aziende manifatturiere in meno in un solo anno che salgono a duemila se si considerano tutti i settori imprenditoriali; Cig in aumento del 67 per cento; vendite all’estero in calo del 2 per cento. I vertici di Confindustria auspiacano misure a sostegno del credito ed a contrasto di una crisi, ora sistemica e strutturale. Sempre secondo il “Sole 24 ore”, appare centrale il discorso ricostruzione post terremoto dell’Aquila che ”risente della crisi del credito lungo la filiera e delle condizioni che soffocano il sistema produttivo”. Si palesa il fatto che la pubblica amministrazione paga con notevole ritardo gli avanzamenti dei lavori, ma anche che ,a loro volta, le imprese non pagano i fornitori, tanto che fondi per la ricostruzione non arrivano con la necessaria continuità . Unici settori da salvare: l’alimentare e la farmaceutica. Determinante per risollevare le sorti dell’Abruzzo, secondo Angelucci, sara’ la prossima ripartizione programmatica dei fondi europei. Gli industraili vogliono velocita’ dei pagamenti da parte degli enti pubblici, parallelamente chiedono una riduzione del cuneo fiscale, quindi interventi per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese senza tralasciare una piena operativita’ della riforma dei Consorzi fidi.
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