Bilancio regionale: per ora solo dei ricorsi, ma nell’aria c’è una denuncia penale alla Procura
L’Aquila – IL PROSSIMO CONSIGLIO DI MAGGIO AVRA’ 31 COMPONENTI – (di G.Col.) – (Foto: esponenti dell’opposizione all’Emiciclo) – Stavolta non tutta la vicenda si esaurisce con le polemiche, gli urli, le invettive e i lanci dei fogli di carta verso il banco della presidenza e della giunta regionale, gesto in cui si è distinto Maurizio Acerbo, come attestano immagini televisive. Sul bilancio regionale sono in preparazione ricorsi alla Corte dei conti e ai revisori dei conti, e al collegio delle garanzie statutarie.
Non c’è, per ora, l’annunciata denuncia alla Procura, con invio degli atti per chiedere di accertare eventuali violazioni di leggi di carattere penale. Forse i politici ci stanno ripensando, oppure stanno elaborando qualcosa di più consistente. Vai a sapere.
Del bilancio approvato a marce forzate la sera del 30 (“Siamo maggioranza e il bilancio lo approveremo” disse con una certa dose di autorità alla tv il consigliere Chiavaroli) si parlerà ancora, e sarà di certo un argomento da campagna elettorale in vista del voto di maggio. Un’arma nelle mani della minoranza che appare compatta. Come poche altre volte. Chiaro che l’argomento bilancio sarà tenuto sotto i riflettori della politica, così come è chiaro che se esposti, ricorsi e denunce dovessero avere un seguito, i prossimi eventi politici ne risentiranno. Forse anche pesantemente. Ma quanto sono lunghi i tempi della giustizia lo sappiamo tutti, quindi…
Il voto di maggio sarà comunque un voto da svolta storica: il consiglio abruzzese dimagrirà alla grande perdendo 10 componenti, e altrettanto sforbiciamento subirà la giunta. In aula siederanno “solo” 31 persone, che a detta di molti abruzzesi delusi e pessimisti “saranno più che sufficienti, visti i risultati della legislatura agli sgoccioli” . L’antipolitica dilagante trova terreni fertili e spunti abbondanti per manifestarsi con qualunquistica, ma spiegabile, voglia di sfascio.
Che accada non è un buon sintomo, anche se occorre dire che l’ultimo spettacolo in aula ha dato una pessima impressione ed ha alimentato il grande lago dei giudizi negativi. Come dire che i politici condannano (in teoria a ragione) l’antipolitica diffusa, ma nel contempo la alimentano e la coltivano. Per quanto attiene l’argomento bilancio, non si può fingere di non vedere che la maggioranza fa valere i numeri e il proprio peso Come una pala meccanica. Cancellare 1800 emendamenti dell’opposizione per arrivare ad approvare nei termini il bilancio non è stata un’impresa esemplare, ma un’esibizione muscolare. Legittimo porsi dubbi sulla democrazia in Abruzzo. Legittimo anche domandarsi se l’ostruzionismo palese rappresentato da 1800 emendamenti sia una cosa accettabile. Se non lo è, perché le regole non sono state cambiate e rese più accettabili durante la legislatura? E’ come dire: “Lasciamo che tutti siano liberi di presentare emendamenti a valanghe, tanto poi li cancelliamo tutti…”.
Non sono modelli, esempi di democrazia. No, proprio no. Il sistema scricchiola e degrada, obbedisce ad una tendenza somigliante all’entropia, e conferma che più si va avanti, peggiore appare lo scenario italiano. L’Abruzzo non fa eccezione.
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