Museo mare, una ferita e un sogno
Pescara – SCRIVONO I CONSIGLIERI ENZO DEL VECCHIO E PAOLA MARCHEGIANI – “Al di là delle operazioni di facciata, specie quelle che precedono di poco le nuove elezioni amministrative, il Museo delle Meraviglie Marine rimane ancora un sogno per la Città di Pescara. Dopo gli interventi realizzativi di una parte delle strutture portanti dell’ex Istituto U. Di Marzio, eseguiti negli anni 2002/2009, e l’intitolazione delle stesse a Guglielmo Pepe, fondatore e principale ispiratore del Museo Ittico, ora Museo del Mare, l’oblio più assoluto si è impossessato di quel giacimento culturale e storico per una comunità marinara come la nostra. Eppure nel suo programma di Governo il Sindaco Mascia non risparmiava di assumere un forte impegno, condito con l’ennesima ed ipocrita critica, quando scriveva: “Si provvederà al completamento del Museo delle Meraviglie Marine (cantiere bloccato da sei anni) ed alla realizzazione di un Museo dedicato alle Tradizione ed alle Genti del Mare”.
Invece, scorrendo l’elenco delle opere volute dall’amministrazione Mascia non si rintraccia l’impiego di un solo euro per consentire il raggiungimento di quell’obiettivo che pure aveva potuto beneficiare del completamento del secondo lotto della prima parte dell’opera già nel febbraio del 2008 con un appalto di 800.000 euro. Ed ancora, la piena funzionalità dei lotti realizzati potevano essere garantiti con un ulteriore finanziamento per 100.000 euro che l’allora Assessora Marchegiani destinò per la realizzazione dei locali della “reception, della biblioteca, della galleria e degli spazi dedicati alle mostre temporanee”. Una visione organica di questa struttura storico-culturale che poteva godere della sensibilità e dell’amore della Sig.ra Ottorina Ferri che, il 16 di ottobre del 2008, manifestava al Comune di Pescara, la volontà di donare allo stesso ente la somma di euro 30.000,00, oltre a 5 postazioni multimediali del valore di euro 29.700,00, al solo scopo di onorare la memoria di suo marito, Guglielmo Pepe, fondatore e principale ispiratore del Museo.
Una precisa volontà che si perfezionava, con atto pubblico, in data 16.04.2009, nel quale il Comune acquisiva sia le somme che i beni donati, con l’impegno di destinare la somma di 30.000,00 esclusivamente all’esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’edificio, che all’interno ospita la Sezione animali marini protetti. Al significativo gesto della sig.ra Ottorina Ferri Faceva seguito anche quello del Dr. Nolo Di Nardo, il quale donava al Comune la sua preziosa collezione malacologia del valore di oltre duecentocinquantamila euro. E’ con queste uniche disponibilità che l’altro giorno il Sindaco Mascia, dopo cinque lunghi anni, poteva indossare la fascia tricolore per aprire ed inaugurare lo stravolgimento del concetto culturale del Museo delle Meraviglie Marine dimentico dei proclami e degli impegni assunti ma non mantenuti dalla sua amministrazione. L’unica cosa in cui non ha lesinato questa amministrazione è stata la comunicazione.
Infatti e per la straordinaria circostanza è stato diramato il solito pomposo comunicato stampa che ripercorre, come il riassunto delle puntate precedenti di una noiosa telenovela, tutte le fasi delle attività sin qui svolte ed in cui il ruolo di questa amministrazione viene esaltato nell’esclusivo compito dell’aver districato la matassa. Cinque anni dedicati a districare non si sa bene quale matassa rappresentano esattamente l’immagine percepita dai pescaresi del governo cittadino targato Luigi Albore Mascia. Intanto il Museo delle Meraviglie Marine rimane un’altra incompiuta, esattamente come il Teatro Michetti ovvero il Circolo Aternino, che mancava e che continua a mancare alla Città di Pescara che ancora una volta affiderà il compito del completamento di queste importanti strutture culturali ad altra compagine di governo con l’auspicio che le parole con cui si sottoscrivono gli impegni abbiano un significato vero e non la funzione ipocrita per la sola ricerca di un temporaneo consenso elettorale che può consentire si l’iscrizione del proprio nome nell’albo dei Sindaci di Pescara ma che non cancellerà dalla memoria dei pescaresi quell’ipocrita e penoso tradimento.
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