Capodanno in Abruzzo? Divertimento sì, ma “low cost” e magari all’aperto (gratis)
( di Flavio Colacito – psicopedagogista).Il capodanno degli abruzzesi si trascorrerà all’insegna del “low cost” , una tendenza in linea con il quadro complessivo riguardante gli italiani. Prevarranno le feste all’aperto rispetto ai tradizionali veglioni, che spesso costano molto e annoiano di più, consolidando un trend già rafforzatosi negli ultimi anni e che va incontro alle esigenze soprattutto dei giovani a corto di soldi, ma desiderosi comunque di salutare il vecchio anno senza rinunciare al classico brindisi, però in piazza. Infatti saranno proprio le feste di piazza, unite ad un cenone casalingo, le vere protagoniste dell’ultimo dell’anno,anche se le amministrazioni comunali hanno dovuto faticare non poco per reperire i fondi garantendo così un minimo d’animazione e musica,l’allestimento di spazi per balli, orchestre, il tutto in varie località: Teramo, Pescara, Giulianova, Fano Adriano, Monticchio, Sulmona. Insomma, anche se il momento è grigio, lo spirito è quello di lasciarsi alle spalle un altro anno davvero difficile, anche se il 60% degli italiani questo capodanno lo passerà a casa alle prese con problemi seri, forse come i poveri ex lavoratori dello stabilimento Pittini di Celano, licenziati a Natale, 78 persone che simboleggiano il dramma di tante famiglie. Il ritorno a forme d’intrattenimento sottotono rispetto ai grandi eventi del passato, lo si deduce anche dal fatto che l’81% delle persone amanti dei viaggi rimarrà in Italia, evidenziando una diminuita propensione verso le mete all’estero, accompagnata da un’accurata selezione delle spese da sostenere per soggiorni brevi, meno di tre giorni per il 28% dei vacanzieri, fino a sette giorni per il 44%,con un importo calcolato per la metà di essi – secondo Coldiretti – di meno di 250 euro a persona, mentre per un 21% tra i 250 e i 500 euro. Torna vivo ancora una volta l’interesse per le città d’arte e chi sceglierà di stare fuori per più giorni opterà per queste mete romantiche nella misura del 53% dei casi, ma anche la montagna legata allo sci vedrà un 33% di consensi, seguita da un modesto 9% di gitanti al mare o in campagna, magari in qualche località esotica. Gli agriturismi e la campagna in generale si confermano scelte legate a budget contenuti, che uniscono l’esigenza di risparmiare a quella di rimanere non troppo lontani da casa. Il divertimento e la voglia d’evasione sono presenti, come si vede,anche in questo fine anno 2013, pur se adeguati alla situazione economica ancora incerta che denota una contrazione delle spese e una scarsa propensione all’acquisto, privilegiando forme di aggregazione sociale semplici, rituali familiari, sicuramente meno mondanità.
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