Verde pubblico dimenticato
Pescara – LA RISERVA VERSO LA DESERTIFICAZIONE E FOSSO GRANDE È ANCORA UN PERICOLO – (di Stefano Leone) – Minintervista ad Antonio Blasioli, e fotografie da lui fornite.
- Blasioli, perché verde pubblico abbandonato secondo lei?
“Perché è una realtà inconfutabile e sotto gli occhi di tutti. Fra le altre cose, fa un po’ effetto leggere il comunicato stampa dell’Assessore al verde Gianni Santilli. Mai la situazione del verde a Pescara è stata così abbandonata e mai la nostra città si è dimostrata così insensibile al patrimonio arboreo cittadino. Un mese fa l’abbondante pioggia ha creato immensi danni alla città, ma la perdita consistente del patrimonio arboreo sembra non interessare nessuno, un po’ come accadde dopo la terribile nevicata di due anni fa”.
La domanda l’abbiamo posta ad Antonio Blasioli, Consigliere comunale del Pd e, da sempre, attento alla cura del verde pubblico a Pescara. Molto spesso, Blasioli, fra le sue battaglie, ha messo in prima fila quella per un verde bello, vivibile e godibile da parte dei cittadini. In questi giorni, a distanza di qualche settimana dai danni provocati dalla alluvione, Blasioli torna a commentare la situazione nella città dannunziana. A questo proposito, afferma che, “l’alluvione ha decretato la perdita di ben 60 esemplari di pino all’interno della Riserva dannunziana, quantità che si somma ai 300 esemplari persi nel corso della forte nevicata del febbraio 2012 ma in entrambi i casi il Comune di Pescara non ha impiegato un solo euro per la ripiantumazione. Senza considerare che, ancora oggi, la nostra Riserva non è stata dotata di un piano di assetto naturalistico, nonostante la passata amministrazione, ben 5 anni fa, ne avesse redatto uno con la preziosa collaborazione di Giovanni Damiani. Senza quel Piano è impossibile perfino determinare quali essenze arboree ripiantumare in sostituzione della piante abbattutasi a terra, ma la giunta Mascia continua a prendere tempo e invece di approvarlo si nasconde dietro la scusa che “sta studiando il piano”. Ci sono studenti che in 5 anni riescono a laurearsi e loro, invece, non riescono neanche a leggere un piccolo volume”.
- Il comparto due della Riserva, oggetto di lavori in queste ore, forse potrebbe essere messo in sicurezza per capodanno.
“ Si, vero, potrebbe ma questo non risolverebbe la sostanziale desertificazione della nostra riserva. Anche peggio la situazione per altre emergenze. Penso a Fosso Grande per esempio. Il Fosso è privo di manutenzione da anni ed ha sicuramente contribuito ad aumentare la portata degli allagamenti della zona di via del Circuito e Villa Raspa, dove famiglie e ditte hanno subito danni per centinaia di migliaia di euro e ciò nonostante, trascorso un mese, Fosso Grande non è stato ancora oggetto di intervento da parte del Comune e neanche da parte della Provincia del Presidente Testa, su cui parrebbe ricadere la competenza. Con l’approssimarsi delle ondate di maltempo le famiglie si preparano a rivivere gli incubi dell’ultima alluvione ma a chi ha compete la pulizia questo sembra non interessare. In mezzo a questo disastro leggere di trionfalistici comunicati per la piantumazione di 80 alberi nelle aiuole cittadine lascia davvero perplessi”.
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