L’ACA, la mostruosa gestione


Per l’ACA, l’azienda che dà l’acqua a Pescara e a decine di altri comuni grandi e piccoli, appare oggi come una mostruosità gestionale capace di spiegare il disastro della politica abruzzese negli ultimi anni. L’azienda – colpita da inchieste giudiziari e travagli a non finire, che pesano ormai solo sulle spalle dei lavoratori – ha debiti per 100 milioni. Un’enormità chiaramente generatasi nel tempo, ignorata e forse anche ingigantita da politici ciechi, sordi o soltanto compiacenti. Il cittadino abituato a vivere con 1200 euro mensili (ed è già una fortuna poterli avere, oggi, quasi un privilegio) ragiona.
Dell’ACA facevano parte decine di comuni. Perché un’azienda creata per vendere acqua alla gente al prezzo più congruo derivante dal calcolo dei costi, non ha vissuto correttamente? Non ci vuole molto a capire che si fornisce un servizio, e lo si fa pagare (da tutti e puntualmente), tenendo in piedi senza sprechi l’apparato necessario. Semplice, E’ un po’ come vendere pane o caffè: si calcola il prezzo. Solo che del caffè si può fare a meno, dell’acqua no, il che garantisce una “clientela” vasta e sicura. E allora?
Allora la politica ha imposto oneri, costi, sprechi di denaro, clientele e consulenze, stipendi e gettoni troppo alti, forse anche favori ed episodi sui quali si indaga. Non serve dire altro: nel vortice, la politica si tuffa e crea il male, la dilapidazione delle risorse, la distribuzione di ingiusti benefici. Non parliamo dell’ACA o solo dell’ACA, ovviamente: se non fosse come diciamo, l’Italia sarebbe un paese di sanità economica, efficienza e onestà. Tutte belle cose che stanno agli antipodi, che esistono altrove, che non ci appartengono. Ora c’è un debito, l’ennesimo, da pagare, 100 milioni… Esiste un’azienda da non lasciare affondare, perché serve e c’è gente che ci lavora e vive onestamente. Dobbiamo rimettere insieme i pezzi. Ma quante volte l’abbiamo fatto e dovremo farlo ancora, prima di spazzare via la melma? Potremo mai dire di vivere in un luogo normale? Non miracoloso e paradisiaco, solo normale? Il sonno della ragione genera mostri. Ma mica solo lui…



28 Dicembre 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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