Sanitopoli: sequestrati beni Angelini – UGL: “Lavoratori senza futuro, intervenire”
Pescara – Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara ha eseguito questa mattina dei sequestri preventivi di beni mobili e immobili di proprieta’ dell’imprenditore della sanita’ privata Vincenzo Angelini e della societa’ a lui riconducibile,e della societa’ a lui riconducibile, a Chieti.
Sono stati sequestrati gli immobili, ma non le attivita’, di proprieta’ di Villa Pini, vale a dire casa di cura e cliniche in via dei Frentani a Chieti. Sono state sequestrati, inoltre, titoli obbligazionari e cinque autovetture. Gli immobili di proprieta’ di Vincenzo Angelini, posti sotto sequestro, sono due case con garage a Chieti, tre case a Francavilla al mare, una casa a Pescara in via Mazzini, dove avrebbe ricevuto l’ex manager della asl di Chieti, Luigi Conca. Si tratta di sequestri, quasi tutti, in custodia giudiziale con facolta’ d’uso. I sequestri sono stati emessi in relazione a due accuse di truffa riguardanti la prima cartolirizzazione dei debiti della sanita’ Abruzzese e un accordo transattivo, firmato nel 2005, con la Asl di Chieti.
A disporre i sequestri e’ stato il gip del Tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine su richiesta del pool di magistrati che indaga sulle presunte tangenti nel mondo della sanita’ abruzzese, denunciate da Angelini che accusò tutti i big finiti poi in galera insieme con l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco.
L’inchiesta che tutti chiamano sanitopoli aveva da tempo, e inevitabilmente, coinvolto Angelini accusatore di episodi di corruzione e “datore” di corpose tangenti in denaro, a suo dire, a potenti e loro faccendieri e portaborse. Ciò comporta – e Angelini ne fu sempre consapevole – il pieno coinvolgimento sul piano penale (“tanto chi prende, tanto chi dà” si dice maccheronicamente). In passato la Procura di Pescara aveva anche chiesto gli arresti dell’imprenditore, ma il gip li aveva negati. Una sorta di iter mirato, in definitiva, a tutelare in qualche modo i 1400 dipendenti del gruppo Villa Pini. I quali, tuttavia, si sono ritrovati e si trovano ancora oggi sul lastrico, perchè non pagati da sette mesi. Oggi si concretizza il primo provvedimento di peso nei confronti dell’imprenditore, al quale sono stati sequestrati beni immobili e automobili anche a Chieti, dove risiede. Sigillate in sequestro preventivo anche alcune strutture in cui si svolge l’attività sanitaria, che continuerà tuttavia regolarmente per non arrecare pregiudizi a chi si sta curando. Anche nei rapporti Regione-Villa Pini potrebbero esserci, a questo punto, delle novità importanti: la prima riguarderebbe la possibile revoca degli accreditamenti al gruppo.
La requisizione da parte della Guardia di Finanza dei beni mobili ed immobili di Vincenzo Angelini è il giro di boa per il gruppo Villa Pini.
UGL – Il sindacato UGL ha diffuso nel pomeriggio il seguente documento: “Da quasi due anni assistiamo allo scempio che l’amministratore di questo gruppo ha e sta perpetrando a danno dei 1600 lavoratori e della pubblica collettività. Come già chiesto nella riunione convocata dal prefetto Gabrielli in data 6 novembre 2009, alla presenza dell’assessore Venturoni, del commissario Redigolo e della stessa proprietà, l’UGL torna a chiedere con forza la revoca immediata delle convenzioni così da porre fine a questa infinita e squallida “saga” della famiglia Angelini.
L’UGL inoltre chiede alla Regione di nominare immediatamente un commissario ad hoc per la gestione straordinaria del gruppo Villa Pini. Per quanto riguarda la sorte dei lavoratori della clinica Sanatrix dell’Aquila che al 31 dicembre, giorno in cui presumibilmente cesserà la CIGO saranno senza futuro, chiediamo al prefetto Franco Gabrielli di convocare, a breve, un tavolo atto a trovare soluzioni per la ricollocazione nel territorio aquilano dei 50 posti letto e di tutti i lavoratori interessati”. La rersponsabile sanità della UGL Giuliana Vespa.
(Nella foto: Enzo Maria Angelini)
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