Pittini, scacciati la notte di Natale


Celano – Est modus in rebus, ma a Osoppo non lo sanno o l’hanno voluto dimenticare per beffare doppiamente i terroni, i “cafoni” della terra siloniana di cui, è evidente, non sanno nulla. Ai lavoratori della trafileria Pittini di Celano la lettera di licenziamento è arrivata la sera della vigilia, a ora di cena. Era temuta e attesa, ma che arrivasse come buon Natale a schiaffeggiare la gente, non se lo aspettava nessuno. Invece è arrivata, recapitata prima delle 20. Tutti a casa, scacciati la notte di Natale.
I lavoratori che presidiano l’azienda hanno festeggiato ugualmente, stappando anche qualche bottiglia di spumante. Loro la dignità ce l’hanno e un minimo di umanità l’hanno conservato, al contrario dell’azienda che non ne vuole sapere di ascoltare le proposte e i suggerimenti di esperti e sindacalisti. Gli slogan dicevano: “Grazie babbo Pittini”. I sindacalisti hanno detto che le lettere di licenziamento saranno impugnate e che si tenterà qualsiasi percorso legale possibile.
Ai problemi del lavoro, talvolta, si può trovare una soluzione, talvolta no. Alla totale assenza di umanità e senso di opportunità di un’azienda che sceglie il 24 dicembre per cacciare tutti e andarsene, sarà difficile reperire una risposta adeguata. Nella tormentata storia del lavoro in Abruzzo difficilmente si sono avuti episodi tanto sgradevoli. In molti pensano che aziende come Pittini sia meglio perderle che trovarle. Ma intanto in decine di famiglie si apre un periodo drammatico.


25 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.