Convegno sui terremoti alla D’Annunzio
Chieti – L’Università D’Annunzio di Chieti dedica molta attenzione, e un convegno il 10 novembre, risorse intellettuali e scientifiche al fenomeno dei terremoti, storicamente sempre presente in territorio abruzzese, con effetti più volte devastanti, distruzioni e vittime. Un diastro ricorrente, che si ripete a scadenze alquanto puntuali sia nell’area interna che nella zona della Maiella, del Sangro, del Parco nazionale d’Abruzzo. Gli scienziati di tutto il mondo sono impegnati in studi attenti e approfonditi sui terremoti, ed hanno tutti raggiunto la medesima conclusione: non sono prevedibili deterministicamente, ma solo probabilisticamente. Predizioni più che previsioni. Sappiamo che dove ce n’è stato uno, ce ne sono stati altri in passato e ce ne saranno in futuro. Ma non sappiamo esattamente quando e soprattutto esattamente dove. Nei mesi scorsi si è parlato di una sorta di orologio geologico del massiccio della Majella. Ma gli scienziati si interrogano sui terremoti gemelli, le sequenze di terremoti e i “buchi” sismici. Che rapporto c’è tra le scoperte e le conoscenze scientifiche e la gente comune? Si tratta di linguaggi e argomenti riservati agli addetti ai lavori? Esiste una minima cultura sismica tra le persone, o almeno tra quelle che studiano?
Ma la scoperte della Scienza sono ancora lontane dalla gente: politici e amministratori le ignorano.
Dei terremolti c’è da spere ancora molto: i cosiddetti lampi sismici, i precursori delle scosse che sembrano moltiplicarsi senza dare purtroppo certezze sufficienti per elaborare previsioni, il comportamento degli animali, i fenomeni collaterali come i boati di questi giorni nella Valle dell’Aterno. Boati che, come ha scoperto InAbruzzo.com, furono avvertiti anche prima del 6 aprile nella zona di Paganica e Tempera.
Ma soprattutto: si può rendere antisismico un edificio che non lo è? Se le nostre scuole non sono sicure cosa si può fare subito? Sono gli argomenti che saranno trattati il 10 novembre alle 17,30 in un convegno, indetto dall’Università D’Annunzio, aperto a tutti, con scienziati e tecnici.
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