Dopo tre anni, il macigno salta
Pietracamela – LA ZONA E’ DA TEMPO INTERESSATA DA SCOSSE SISMICHE – Quasi tre anni per decidere che il macigno incombente su Pietracamela deve essere tolto di mezzo, e che l’unico modo per farlo, è usare l’esplosivo. Alla fine ci sono arrivati, senza considerare però che da mesi l’area è interessata da scosse sismiche (l’ultima questa mattina, molto leggera). Le esplosioni potrebbero influire sull’instabilità sismica del momento? Nessuno si è neppure posto il problema e questa mattina (senza un’adeguata campagna informativa preventiva, come sempre) il paese è stato svuotato dalla popolazione.
Intorno alle 15.30 saranno fatte brillare le mine per liberare Pietracamela dai mille metri cubi di roccia che pendono sulla testa degli abitanti della nota localita’ turistica.
Da questa mattina sono in corso le operazioni di disgaggio, con utilizzo di micro cariche di esplosivo, della massa rocciosa in precarie condizioni di stabilita’, in localita’ Capo le Vene, interessata da una enorme frana da crollo il 18 marzo 2011. Le forze saranno coordinate da un Posto di Comando Avanzato che e’ stato istituito a ridosso della zona rossa, ricompresa in un raggio di 400 metri dal punto di brillamento delle cariche di esplosivo. I residenti sono stati evacuati. Il sindaco di Pietracamela ha disposto il divieto di effettuare attivita’ escursionistiche in zona e di raccolta funghi. Interdetto il transito lungo le strade di collegamento con Pietracamela ed il sorvolo.
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