La cultura tradita in Abruzzo
L’Aquila – Scrive Emidio Di Carlo, operatore culturale: “Con la vicenda giudiziaria in corso, che ha chiamato in causa, in particolare,l’Assessore alla Promozione Culturale, della regione Abruzzo, ora il Presidente Chiodi è corso al riparo: prima ha tolto la delega all’Assessore, poi ha subito effettuato la chiamata del proprio personale per un corso della Regione finalizzato alla conoscenza delle regole per l’anticorruzione.
Bravo, viene subito da esclamare, ma… Intanto si è alla fine dell’anno contabile e i fatti dimostrano che “chi ha avuto avuto avuto e chi ha dato dato dato, scordammoce passato paisà”; con tutte le conseguenze per quella vera politica culturale realizzata da decine di associazioni non profit lasciate a secco. Altra considerazione è poi sulle lezioni relative all’anticorruzione. Anche quando c’è una buona normativagli assssori dell’Imperatore di turno la ignorano convinti che la gestione debba soddisfare soltanto il proprio diretto elettorato.
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