Scanno al vaglio della Corte dei conti
Scanno – Grande preoccupazione da parte degli Amministratori comunali di Scanno, convocati dalla Sezione Regionale di Controllo per l’Abruzzo della Corte dei Conti all’Adunanza di oggi 18 dicembre, per la verifica della .gestione finanziaria del Comune di Scanno riferita alle annualità dal 2008 al 2012. Con la Presidenza del Magistrato Maria Giovanna Giordano, la Sezione di Controllo per l’Abruzzo, su relazione del Consigliere Oriana Calabresi, ha esaminato gli atti contabili trasmessi dal Comune dal 2008 ad oggi, risultati carenti e contraddittori, con la presenza di residui attivi risalenti al 2004 e 2005, che necessitano di attenta analisi, perché la loro conservazione genera l’inquinamento dei saldi di bilancio, con conseguente alterazione della contabilità pubblica.
Dalla relazione del Consigliere Calabresi è emersa la forte preoccupazione della Sezione di Controllo per la situazione critica che è emersa dalla lettura degli atti trasmessi telematicamente, che evidenziano un’anomalia nella gestione della cassa e nell’azzeramento dei conti vincolati.
La delegazione del Comune, presieduta dal Sindaco Pietro Spacone, foto, era composta dal Vice Sindaco Luca Silvani, dal Consigliere Roberto Nannarone, che ha svolto la relazione con produzione di ampia documentazione, dal Segretario Comunale Avv. Francesco Pezzolla, dal Revisore dei Conti dott.ssa Alessandra Di Santo e dal Responsabile dell’Area Finanziaria, Rag. Cesidio Spacone.
Dopo l’intervento del Sindaco e la relazione del Consigliere Roberto Nannarone, il Collegio, dopo una camera di consiglio a porte chiuse, ha deciso di rinviare ogni decisione sulla situazione finanziaria del Comune all’adunanza del 29 gennaio 2014, soprattutto per analizzare la documentazione prodotta e mai trasmessa alla Corte negli anni precedenti, fornendo l’occasione all’attuale Amministrazione Comunale, insediatasi da giugno 2013, di attivarsi nel programmare un piano di rientro, da valutare in occasione della seduta di gennaio, al fine di poter scongiurare il dissesto finanziario, i cui presupposti sono già ora evidenti alla luce della grave situazione finanziaria in cui versa il Comune ed illustrata durante nel corso dell’udienza.
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