Qui Pescara, Chieti, Francavilla
(di Stefano Leone)
(PESCARA)
INIZIATIVE IN FAVORE DEGLI STUDENTI E CONTRO DISAGIO E BULLISMO
La Cooperativa Sociale Diapason Onlus potenzia le proprie attività per sostenere i ragazzi di Montesilvano, in particolare quelli che hanno disturbi dell’apprendimento o che hanno mostrato a scuola difficoltà e disagi, anche rendendosi protagonisti di episodi di bullismo. Le novità saranno illustrate domani, mercoledì 18 dicembre, alle ore 11, nella sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara, nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore Valter Cozzi. Il Centro Diapason si trova nel quartiere Villa Carmine e lavora in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “I. Silone”. Il progetto di potenziamento del Centro è stato finanziato dalla Provincia di Pescara che ha promosso un avviso pubblico straordinario per il sostegno a progetti nel settore socio-culturale.
(PESCARA) LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA PRESENTA IL SUO NUOVO PORTALE WEB
“Le imprese hanno bisogno di tempi certi per risalire la china ed è con la trasparenza, l’integrità e la prevenzione della corruzione che si può avviare un percorso in tal senso.” Parla così il Presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci alla giornata “Trasparenza e legalità a favore delle imprese”, organizzata dall’ente per presentare la nuova piattaforma web trasparenza.pe.camcom.gov.it e spiegare come gli attuali adempimenti di legge, previsti dal d.lgs. 33/2013 e dalla legge 190/2012, non sono solo un obbligo normativo ma rappresentano una grossa opportunità per instaurare un nuovo rapporto con la p.a. Le norme hanno, di fatto, introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di inserire, all’interno dei siti istituzionali, tutte le informazioni riguardanti la propria organizzazione, dai costi di erogazione dei processi ai tempi di prestazione dei servizi, dai dati sul personale agli affidamenti di incarichi e consulenze. In questo modo, la p.a. diventa una casa di vetro, dove il cittadino o l’imprenditore può entrare, comodamente seduto di fronte al proprio computer, per verificare in che modo e con quali risultati le amministrazioni spendono le risorse pubbliche, cioè quelle di tutti noi. Su questo punto ha insistito anche Giuseppe Caporale, giornalista di Repubblica e moderatore del convegno: “questa è una grande occasione per le nuove generazioni di non vivere più la p. a. come un nemico soffocante, bensì come un partner che ci stimola ad essere diversi ed a ricucire un legame di fiducia con la società che ci circonda”. Dello stesso avviso, gli altri interventi, tenuti dal Prefetto D’Antuono e dal Presidente del Tribunale di Pescara Cassano. “La Prefettura ha avviato l’iniziativa porte aperte per mettere a disposizione dei cittadini, in modo diretto ed informale, tutte le informazioni di cui hanno bisogno per vivere, lavorare e collaborare con gli altri. Anche sul nostro sito, è possibile reperire qualsiasi tipo di utilità: stiamo cercando, così, di essere al passo con i tempi e con le nuove esigenze”. Per Cassano, una delle zavorre per il nostro mercato è dato da un sistema di protezione delle garanzie eccessivamente lungo: “le imprese chiedono celerità, la giustizia risponde con processi lunghissimi che sempre più spesso portano ad un inevitabile fallimento. Così si bloccano gli investimenti in Italia mentre il resto del mondo guarda all’internazionalizzazione del sistema produttivo ed alla semplificazione dell’economia”. La pubblicazione dei dati nel sito della Camera di Commercio di Pescara si arricchisce, poi, di quella che in gergo si chiama “user experience”: le informazioni, ci spiega Carlo Paolini, referente informatico dell’ente, sono disponibili anche sui canali facebook, twitter e google plus e, sullo smartphone, attraverso la pagina www.pecamcom.tel. In questo modo, riusciamo a raggiungere tutta la nostra utenza, sempre più variegata e tecnologica, e ad offrire una risposta immediata alle innumerevoli esigenze del mercato.”
(CHIETI) VILLA PINI, MESSA IN MOBILITÀ DI 298 DIPENDENTI DELLA VECCHIA GESTIONE
“I nostri timori sul futuro occupazionale dei dipendenti del Gruppo Villa Pini d’Abruzzo, ampiamente diffusi anche a mezzo stampa, erano ben lungi dall’essere infondati e nelle ultime ore, purtroppo, hanno assunto il contorno del dramma sociale»: così il segretario cittadino, Andrea Buracchio, e il capogruppo in Consiglio comunale, Mario De Lio, commentano le notizie in arrivo dalla curatela fallimentare circa la procedura di mobilità per quasi 300 dipendenti. Infatti, con un documento datato 6 dicembre 2013, il Curatore del “Fallimento Villa Pini S.r.l”, avv. Giuseppina Ivone, ha attivato la Procedura di mobilità ex artt. 4 e 24 Legge 23.7.1991, nº 223 – per i dipendenti del Fallimento Villa Pini d’Abruzzo. Ciò significa che la Curatela procederà alla «risoluzione dei rapporti del personale dipendente occupato nella sede di Via dei Frentani 228 a Chieti”. “Le nostre preoccupazioni – proseguono Buracchio e De Lio – erano tutt’altro che peregrine e come UDC siamo ancora una volta convinti sempre più di stare vicini e soprattutto di dare voce a chi oggi rischia addirittura il posto di lavoro, mentre ieri subiva, nel silenzio generale, le conseguenze delle modalità di applicazione del verbale d’accordo del 7 settembre 2013, che nella fattiva attuazione ha posto in essere disparità di trattamento: nelle assunzioni – con l’effetto di riscontrare che la sorte del proprio posto di lavoro risultante nel fallimento dell’azienda Villa Pini era messo in discussione con chi era stato assunto successivamente, quindi una penalizzazione inevitabile per i dipendenti “storici” con la possibile conseguenza della perdita dell’occupazione; nell’assegnazione dei part time e dei full time – con l’effetto di generare una differenziazione, persino economica (part-time) e di serenità (full-time), tra il personale della stessa categoria e delle varie aree, sfavorendone alcune in maniera selettiva (come la psico-riabilitazione), penalizzando il personale assegnato a quelle aree che per anni ha collaborato con abnegazione e professionalità; nell’ attribuzione dei livelli – con un danno economico immediato, visto che la variazione della posizione e qualifica ha comportato una diminuzione consistente dello stipendio con tutte le conseguenze, pur nel mantenimento delle mansioni già svolte; nell’applicazione del CCNL – con l’effetto che articoli dello stesso non applicati hanno generato le diversità di trattamento con il risultato di una inadempienza. Con la decisione della curatela, sia i lavoratori di Villa Pini non rientranti nelle graduatorie per le assunzioni sia quei dipendenti che hanno sono stati assunti con contratto part-time dalla casa di cura “Santa Camilla”, proprietaria oggi della struttura, oggi si vedono inseriti nella lista di procedura per la mobilità. Quindi, ad una situazione lavorativa che era già difficile e mortificante per i dipendenti si aggiunge oggi una nuova avversità, rappresentata dalla richiesta di mobilità giustificata dalla Curatela Fallimentare con la motivazione della necessità improcrastinabile conseguente alla vendita del complesso aziendale. Nella stessa nota la curatela quantifica gli esuberi equivalenti a 298 unità, da inserire nella procedura di mobilità, in modo da favorire la loro rioccupazione anche attraverso le agevolazioni contributive concesse ai datori di lavoro: il che significa che circa 300 famiglie si trovano oggi senza più un futuro occupazionale certo. Il tutto in un momento nerissimo per le famiglie e i lavoratori, in cui si registrano pesanti tensioni occupazionali: un vero dramma sociale che per i lavoratori di Villa Pini dura da anni. La grave situazione del mondo del lavoro nella provincia di Chieti ha raggiunto, già da tempo, un pericoloso livello di guardia ed è acuita ancor di più in considerazione dell’incertezza sull’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga, ad oggi ancora senza risposte. È auspicabile, utile ed opportuno che il tavolo delle trattative aziendali sia più che mai proficuo al fine di trovare soluzioni che possano ragionevolmente superare il dramma e le incertezze dei lavoratori. Come Gruppo UDC ci attiveremo da subito ed in tutte le sedi competenti, ma riteniamo sia dovere di tutte le forze politiche ed istituzionali unirsi a noi per far sentire la propria voce affinché non si concretizzi questo ennesimo dramma che coinvolge l’intera città di Cheti”.
(FRANCAVILLA AL MARE) LAVORI SOCIALMENTE UTILI
Dicembre è il mese dei bilanci, il mese in cui si tirano le somme su ciò che si è fatto rispetto all’anno precedente. E’ il mese in cui viene messo in evidenza se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti: e di passi in avanti, rispetto all’anno precedente, ne sono stati fatti. La macchina comunale, infatti, ha dato molto anche se, noi crediamo, possa dare ancora di più. I tempi difficili che stiamo vivendo per scarsità di fondi e impossibilità di rimpiazzare il personale che via via raggiunge l’età della pensione, ci impone un lavoro ulteriore che va al di là delle competenze e dell’ordinario. Di certo, Francavilla si è distinta per una straordinaria mole di lavoro resa possibile dalla collaborazione con i lavoratori socialmente utili. Un modello collaborativo a cui si stanno ispirando molti Comuni visti i risultati lusinghieri ottenuti dall’Amministrazione Comunale. Il Comune ne ha fatto richiesta ai Centri per l’Impiego e grazie a loro, distribuiti nei vari settori della struttura comunale, abbiamo avuto un rilevante incremento della produttività. Questo è un esempio di Italia utile che ha voglia di fare, di lavorare e di meritarsi lo stipendio. Sono stati da supporto agli uffici comunali in quantità e qualità del lavoro svolto e hanno consentito una presenza sul territorio in termini di intervento e ripristino in quantità mai realizzate in precedenza e con un risparmio economico notevole. I lavori in economia, eseguiti grazie alla loro disponibilità, hanno prodotto una serie infinita di manutenzioni sul territorio e sugli stabili comunali, sulle scuole – circa 300 interventi registrati -, sui parchi, sui marciapiedi, sulle strade. Anche grazie a loro abbiamo potuto fare tanto con poco. Lo Stato, che paga questi lavoratori con un’indennità di mobilità, riesce ad utilizzare al meglio risorse umane di qualità e di grande utilità anche in casi di gravi emergenze. Ecco gli Lsu impiegati presso il Comune di Francavilla al Mare.
Ripartizione Segreteria Generale: Silvia Valentini
Ripartizione Risorse Umane e Innovazione: Pasquale Bernardi, Antonietta D’Incecco, Selena Manuela Pierantoni, Anna Lena Simoncini.
Ripartizione Patrimonio, Servizi Sociali, Turismo e Cultura: Micaela De Cicco, Federica Campanella, Lucilla Coccia, Valeria Galasso.
Ripartizioni Affari Generali e Servizi Demografici: Massimo Zulli
Ripartizioni Urbanistica, Lavori Pubblici e Attività Produttive: Camillo Damiano Cilli, Alessandro Coccia, Fabio Di Credico, Giovanni Di Domenica, Gianni Di Labbio, Gianluca Farioli, Massimiliano Giangiacomo, Sandro Lucio Giardinelli, Roberto Grumelli, Giuseppina Liberato, Andrea Lorito, Romano Saraullo
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