Edilizia scuole, Province in allarme: “Sono a rischio persino le utenze e le attrezzature”
Chieti – Edilizia scolastica provinciale, il grido di allarme dei Presidenti delle Province Abruzzesi: “La situazione sta seriamente degenerando, di questo passo nel 2014 non riusciremo a pagare le utenze e ad acquistare le attrezzature. I Parlamentari Abruzzesi intervengano e non lascino sole le Province”.
“Con questi tagli pesanti nel 2014 avremo difficoltà a garantire una corretta gestione dei servizi scolastici”. E’ questo il grido di allarme lanciato stamattina dai Presidenti delle Province d’Abruzzo nel corso di una conferenza stampa convocata dal Presidente dell’Unione Province Abruzzesi, Enrico Di Giuseppantonio, per fare il punto della situazione sull’edilizia scolastica provinciale. Oltre al Presidente Di Giuseppantonio, anche in qualità di Presidente della Provincia di Chieti, erano presenti i Presidenti delle Province dell’Aquila, Antonio Del Corvo, e di Pescara, Guerino Testa, e l’Assessore all’edilizia scolastica provinciale di Chieti, Donatello Di Prinzio.
Si tratta di un patrimonio, quello scolastico provinciale, che consta di quasi 300 edifici, molti dei quali mostrano evidenti problemi di manutenzione, che ospitano le scuole superiori: i licei, compresi i licei artistici e gli istituti d’arte, i conservatori di musica, le accademie, gli istituti superiori per le industrie artistiche, nonché i convitti e le istituzioni educative statali, gli istituti tecnici e professionali, le scuole di formazione. Le competenze assegnate dalla legge alle Province sono manutenzione ordinaria e straordinaria e messa in sicurezza degli edifici, messa a norma degli impianti, costruzione di nuove scuole, servizio di trasporto ai disabili. Inoltre sono a carico delle Province le spese per le utenze elettriche e telefoniche, per le provviste di acqua e del gas, per il riscaldamento e per i relativi impianti, spese varie d’ufficio e per l’arredamento delle aule, tra cui banchi, sedie, aule multimediali, laboratori.
Sono circa 60mila gli studenti ospitati nelle strutture provinciali, i quali rischiano di subire gravi ripercussioni nel percorso formativo se fossero confermate le previsioni: “In queste condizioni non riusciamo a pagare il riscaldamento e le utenze, ad acquistare i banchi, le lavagne e le attrezzature per i laboratori – ha ribadito il Presidente Di Giuseppantonio. La situazione diviene ben peggiore a causa della perdurante incertezza sul futuro delle Province, in quanto il disegno di legge Delrio assegna la gestione degli oltre 5mila edifici scolastici italiani ai Comuni, molti dei quali davvero piccoli. E’ evidente che questa operazione porterebbe un aumento dei costi di gestione e di manutenzione, un calo di investimenti su questi edifici e pesanti disservizi per gli studenti, per il corpo docente e per tutto il personale. I Parlamentari di questa Regione ascoltino il nostro allarme e intervengano concretamente per rendere più sostenibile la situazione”.
“Ad oggi – ha sottolineato dal canto suo il Presidente Testa – nonostante tutti i proclami, i programmi approvati, le leggi finanziarie, per quanto riguarda la messa in sicurezza delle scuole nulla è stato liquidato alle Province dallo Stato. Noi invece abbiamo metto in atto tutti gli sforzi necessari per riservare alla manutenzione scolastica parti considerevoli dei bilanci. La gestione dell’edilizia scolastica è ormai al collasso e continuiamo a subire pesanti tagli ai bilanci, tra cui l’ultimo nell’ottobre scorso di complessivi 29 milioni di euro per le quattro Province, giunto ad esercizio finanziario ormai chiuso”.
“Da soli in questi anni – ha affermato dal canto suo il Presidente Del Corvo – le Province Abruzzesi hanno assunto un ruolo determinante per la manutenzione delle scuole, ma anche per garantire uno sviluppo qualitativo degli edifici. Si pensi ad esempio agli interventi in materia di efficientamento energetico. Con i tagli che si susseguono in maniera indiscriminata difficilmente potremo garantire per il futuro standard qualitativi dignitosi per i servizi scolastici”.
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