Braccili, “Lo dico al Tg” diventa un libro


L’Aquila – Non è vero che alla Rai senti il fiato sul collo e i politici in qualche modo ti frenano, ti arginano, ti impediscono di svolgere con professionalità e dignità il lavoro giornalistico. O, almeno, per chi non soffre il fiato sul collo e tira diritto nel suo mestiere, non è vero. Gli esempi ci sono, e in Abruzzo ne abbiamo. I giornalisti condizionati sono spesso quelli che hanno voluto o scelto di esserlo.
Umberto Braccili, giornalista di razza e di discendenza, da anni ci dimostra che anche in Rai si può lavorare bene, cioè nell’unico modo consentito a chi racconta agli altri la vita collettiva. Braccili ha raccolto i suoi apprezzati servizi per la Rai in un libro, che si intitola “Lodico al tg” e sarà presentato venerdì 20 alle 18 alla casa del volontariato, nel quartiere di Campo di Pile.
“Ma perché quel viadotto ormai vecchio e mai utilizzato è stato fatto brillare nella parte centrale?”… “Perché un ospedale è stato costruito, mai chiuso nei lavori e oggi, il Comune ci paga anche l’IMU?”… “Mi aiutate a recuperare il rimborso che mi spettava per legge per un corso di formazione professionale e non mi è stato mai corrisposto?”… “Sono un professore disabile, mi reco a lavoro nelle Marche in treno, mia sorella mi solleva come un sacco e mi deposita in un treno dove non c’è una poltroncina adeguata al mio handicap e nemmeno un bagno attrezzato… Trenitalia dice che è sensibile ai disabili ma attrezza solo 15 % dei convogli, perché?”.
Qualche storia da un libro che è da una sola parte, quella dei cittadini!
“Lo dico al Tg”, nato dalla trasmissione che ormai va avanti da sei anni sulla TgR della Rai Abruzzo, ha raccolto semplicemente i disagi del vivere di oggi in Abruzzo. Il libro si pone anche un interrogativo. Se un viadotto è stato prima costruito e poi fatto brillare perché hanno sbagliato qualcosa, chi ha pagato? Il lavoro dimostra che per il 99 % nessuno ha pagato. Lo sperpero di ieri sono le tasse aumentate di oggi. Il disagio, la povertà, la mala burocrazia dei semplici cittadini sono gli errori di ieri e le tasse di oggi!
Umberto Braccili in “Lo dico al Tg” ha raccolto le segnalazioni, gli sfoghi dei cittadini, fatte attraverso i messaggi lasciati a una segreteria telefonica, una e-mail o con una lettera su carta scritta con la ‘vecchia’ e ormai ‘pensionata’ “Olivetti 22”. Non è un libro di denuncia: è un “racconto” per dar voce alla gente comune, che altrimenti non l’avrebbe!
150 storie, tra le tante trattate dal 2007 a oggi in TV, tutte attuali… Ogni capitolo è composto da una segnalazione, dal servizio che ne è seguito e da un aggiornamento al 2013.
Per il libro, essendo nato dal lavoro quotidiano nella rubrica ancora in onda alle 7.30 e alle 14 di ogni martedì sul TgR Abruzzo, l’autore non prenderà nessun compenso: ha avuto lo stipendio, per questo. E’ stato già pagato dalla Rai e dalla possibilità di raccontare quello che succede ormai da tempo attraverso le segnalazioni dei telespettatori. Le spettanze totali dell’autore e una parte del ricavo dell’editore, Ricerche&Redazioni di Teramo, andranno a sostegno delle attività della piccola Associazione “Abilbyte” Onlus di Pineto (che si occupa di assistenza, ricerca e formazione nel campo dell’utilizzo di ausili informatici a favore della disabilità motoria grave), primo beneficiario del progetto, e/o alle associazioni di volontariato che vorranno presentare il libro.
Prossime tappe di presentazioni:
- TERAMO, 19 dicembre 2013, Sala “San Carlo” del Museo Arecheologico, Via Delfico, ore 17
- L’AQUILA, 20 dicembre 2013, Casa del Volontario, Via Saragat (Pile), ore 18
- MONTORIO AL VOMANO, 27 dicembre 2013, ore 18
- ATRI, 4 gennaio 2014, ore 17.


17 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
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