Ancora una volta abbassata la guardia


L’Aquila – (di Massimiliano Mari Fiamma, Apindustria) – Ancora una volta siamo costretti a riportare luce sul delicatissimo tema della restituzione di tasse, tributi e contributi che, pur essendo ben lontano da una soluzione definitiva, subisce di nuovo un momento di silenzio ingiustificabile.
Dopo i clamori di qualche tempo fa, che avevano condotto ad una audizione in Consiglio Comunale con il Sottosegretario Giovanni Legnini e le relative prese di posizioni, è tornato l’oblio su un argomento di vitale importanza per la sopravvivenza economica delle imprese locali.
All’indomani delle primarie del PD, che hanno evidentemente coinvolto i protagonisti locali del centro sinistra al punto da rallentare l’impegno nel post-sisma aquilano, ci aspettiamo di poter finalmente riprendere un percorso di azioni necessarie per dirimere la delicata questione.
Il primis va citato il Sottosegretario Legnini, che si era impegnato formalmente a sollevare la questione della restituzione al Governo sollecitando un’audizione con la Commissione Europea alla presenza degli attori economici del territorio.
Come ben si sa la decisione di Bruxelles è attesa per fine gennaio, massimo febbraio, quindi il tempo a ns. disposizione è ora assolutamente esiguo data l’imminenza della pausa natalizia, eppure dell’impegno preso l’11 novembre scorso da parte del rappresentante del Governo non ha, ad oggi, sortito alcuna conseguenza.
La seconda azione che caldeggiamo fortemente riguarda la Senatrice Stefania Pezzopane alla quale chiediamo con forza di impegnarsi a coinvolgere il neo Segretario Matteo Renzi sulle tematiche della ricostruzione in generale e della restituzione in particolare.
Anche in quel caso riteniamo necessario che il Sindaco di Firenze venga invitato a L’Aquila per poter verificare con mano lo stato dell’arte e venga edotto e coinvolto sulle principali problematiche che, a 4 anni e 8 mesi dal terremoto, non possono più essere affidate al caso ed alla sporadicità di “pezze” normative non coordinate.
L’urgenza della situazione non può consentire di rilassarsi e godersi la pausa natalizia rimandando al 2014 la trattativa in corso quindi ci aspettiamo nei prossimi giorni un’accelerazione assolutamente indispensabile.


17 Dicembre 2013

Categoria : Economia
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