Dati Istat su reddito e condizioni di vita in Italia: quadro a tinte fosche
(a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista).Aumenta la quota di individui in famiglie che non possono permettersi durante l’anno una settimana di ferie lontano da casa: secondo quanto riporta l’Istat nel Rapporto su reddito e condizioni di vita, si passa dal 46,7% del 2011 al 50,8% del 2012. Sale anche la percentuale di quelli che non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (dal 18,0% al 21,2%), che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 38,6% al 42,5%) o che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 12,4% al 16,8%). La meta’ delle famiglie residenti in Italia ha percepito, nel 2011, un reddito netto non superiore a 24.634 euro l’anno (circa 2.053 al mese). Nel Sud e nelle Isole – spiega l’istituto – il 50% delle famiglie percepisce meno di 20.129 euro (circa 1.677 euro mensili). Il reddito mediano delle famiglie, che vivono nel Mezzogiorno e’ pari al 73% di quello delle famiglie residenti al Nord; per il Centro il valore sale al 96%. Il 20% piu’ ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% piu’ povero spetta l’8%.Quasi un terzo (29,9%) della popolazione italiana e’ a rischio di poverta’ o esclusione sociale. Nel 2012, rispetto al 2011, l’indicatore è cresciuto di 1,7 punti percentuali, per l’aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall’11,2% al 14,5%). Quasi la meta’ (il 48%) dei residenti nel Mezzogiorno e’ a rischio di poverta’ ed esclusione ed e’ in tale ripartizione che l’aumento della severa deprivazione risulta piu’ marcato: +5,5 punti (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all’8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%). Il rischio di poverta’ o esclusione sociale e’ piu’ alto per le famiglie numerose (39,5%) o monoreddito (48,3%); aumenti significativi, tra il 2011 e il 2012, si registrano tra gli anziani soli (dal 34,8% al 38,0%), i monogenitori (dal 39,4% al 41,7%), le famiglie con tre o piu’ figli (dal 39,8% al 48,3%), se in famiglia vi sono almeno tre minori. Il rischio di poverta’ o esclusione sociale – sottolinea l’Istat – e’ di 5,1 punti percentuali piu’ elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%).
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