Morte Mancini, il sottopasso allagato alle 4,20
Pescara -MOLTI DUBBI E DOMANDE SULLA MORTE DELLA DONNA IL 2 DICEMBRE – Proseguono le indagini dei carabinieri coordinati dal capitano Claudio Scarponi, per ricostruire quanto accaduto la mattina del 2 dicembre, quando il sottopasso che si trova su via Fontanelle si e’ riempito d’acqua piovana e proprio lì e’ morta annegata Annamaria Mancini, una 57enne che viaggiava a bordo di una Peugeot 106 grigia. Dalle immagini delle telecamere che i militari dell’Arma hanno acquisito in Comune subito dopo il fatto si nota che alle 3 il sottopoasso era praticamente vuoto e accessibile, alle 3.30 c’erano pochi centimetri d’acqua, alle 4.20 l’acqua aveva superato il livello dello scorrimano per i pedoni, e alle 4.40 era invaso dall’acqua. Tra le 3.30 e le 4.20 il sottopasso si e’ trasformato in una sorta di piscina. Dunque quando Annamaria Mancini ha provato ad infilarsi nel tunnel, verso le 5.20, era assolutamente inaccessibile.
I militari dell’Arma stanno lavorando per capire come e se hanno funzionato le pompe di sollevamento che avrebbero dovuto far defluire l’acqua piovana e se ci sono eventuali responsabilità per l’accaduto. Hanno acquisito della documentazione e ascoltato delle persone e non si esclude che sia necessario acquisire altro materiale. Quella mattina Mancini stava raggiungendo l’abitazione della madre. Alle operazioni di recupero dell’auto con il corpo della 57enne all’interno hanno assistito il marito della donna, Lamberto Galiero, autista della Regione Abruzzo, e i figli Viviana e Denis. La Mancini viveva a Santa Teresa di Spoltore e lavorava in un’ impresa di pulizie di Spoltore, la Cristal 2000.
(Ndr) - A noi, e non solo a noi, sembra che sia importante accertare un dettaglio non secondario: dopo l’allagamento, cioè dopo le 4 e 20, c’erano o non c’erano i segnali di avrebbero dovuto fermare i veicoli diretti verso il sottopasso? Perché non c’è un semaforo che si accende di luce rossa automaticamente quando l’acqua sale?
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